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Nesta, nuovo stop carriera a rischio

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Anzi. I più ottimisti lo vedono fuori per il resto della stagione, ma c'è anche chi teme l'operazione, finora scongiurata, gli otto-dieci mesi per rimettersi e forse la decisione più sofferta ma forse anche più probabile: quella del ritiro definitivo. Che di certo, lui come nessuno, si sarebbe mai immaginato così: dopo sedici anni di successi e grandi prestazioni in serie A, prima come capitano della Lazio e negli ultimi sette come baluardo del Milan, col quale non gioca una gara ufficiale dalla sfida col Napoli dello scorso 11 maggio. Per ora, comunque, si attende il responso dei prossimi esami a cui verrà sottoposto tra oggi e lunedì. Incrociando le dita ma sapendo che il riacutizzarsi del dolore alla schiena, che l'ha bloccato a letto per due giorni, dopo poche settimane dal suo rientro in Italia è senza dubbio una notizia più che preoccupante. In chiave personale, ovviamente, ma anche da parte del Milan. Che sa già di doversi privare dell'atro centale difensivo titolare, a fine stagione. Quel Paolo Maldini che da 24 anni è l'anima della difesa rossonera, e che domani si appresta a vivere da protagonista l'ultimo derby della sua straordinaria carriera. Anche se per lui «sarà una partita talmente importante che gli aspetti personali passano in secondo piano. Credo nella rimonta verso lo scudetto - spiega - questa sarà per noi come una sfida secca di coppa, e il Milan c'è sempre negli appuntamenti importanti». Come lui. Anche se «otto punti di distacco dall'Inter - ammette Maldini - sono tanti». Undici, forse, diventerebbero troppi. E allora stringerà i denti, sperando che là davanti Seedorf e Ronaldinho assistano come sanno lo scatenato Pato degli ultimi tempi. Che gioca un derby nel derby col compagno di nazionale Adriano, tornato dopo tre giornate di squalifica e che sarà in campo nonostante il fastidio a una coscia accusato ieri in allenamento. Fastidio che per il compagno di squadra Maicon è decisamente più grave: per lui un risentimento muscolare agli adduttori della coscia destra che gli fa dire addio al derby, a meno di miracoli. Derby che senza Kakà, Gattuso e Maicon perde molto, ma mai quanto il calcio italiano, e non, se Nesta fosse costretto a ritirarsi.

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