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È un giramondo del parquet che dopo ...

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«Non lotteremo per il titolo. Siamo inesperti ma con tanta voglia di fare bene». Ha firmato per una sola stagione perché aspetta che qualche club europeo di vertice lo chiami. «Vedremo». E se gli si palesa la possibilità di tornare a Roma lui la prende con filosofia. «Mai dire mai. Ora c'è Repesa, uno dei tecnici più preparati del basket continentale. Domani chissà». Pesic fa le carte al campionato. «Siena prendendo Domercant e rilasciando Bootsy Thornton ha sicuramente guadagnato. Il primo è un giocatore-squadra e ha grandi potenzialità di realizzatore, difende duro, come Thornton non sa fare. Li ho allenati entrambi. Il primo a Mosca e il secondo a Girona. Domercant non avrà difficoltà a inserirsi e fare la differenza con i toscani». Poi quattro squadre che lotteranno per togliere lo scettro alla Mps. «Milano ha cambiato tanto e dovrà lavorare sulla chimica del gruppo. Ha preso David Hawkins, che con me è esploso e si è affermato negli anni nella Capitale, ma lui da solo non può bastare. La Lottomatica Roma mi sembra più solida. Ha dodici giocatori in grado di essere protagonisti. Becirovic è eccezionale, un fuoriclasse, e Jennings deve imparare, ma ha talento e sarà affiancato da Jaaber e Giachetti. Poi c'è la solidità di Brezec, Hutson e Gigli. Devo dire che Bodiroga ha fatto un grande lavoro e Toti un colpo eccezionale dandogli le chiavi della squadra. La Virtus è un gradino sopra anche alle due bolognesi. Mi sembra che la qualità del vostro campionato sia cresciuta e la gente potrà divertirsi». Fab. Fab.

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