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Spalletti ha «scoperto» Baptista

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e la sua arma in più: le punizioni

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Spalletti riparte dall'ultima mezzora di gioco e spettacolo dopo una prima parte di gara in cui la squadra non s'è vista, la società fa un bel respiro insieme a lui: i soldi dell'Uefa sono ossigeno puro per continuare sulla strada dell'autofinanziamento. Da mercoledì notte la Roma ha tanti motivi in più per guardare avanti con fiducia. Il più grande, non solo per il suo imponente fisico, è Julio Baptista. La doppietta di Bordeaux nel giorno del suo ventisettesimo compleanno ha restituito agli occhi dei romanisti il giocatore ammirato nella Liga e con la maglia della Seleçao. Dopo un avvio balbettante, condito comunque da un gol a Palermo, il brasiliano si è dovuto fare da parte per un infortunio muscolare. Sembrava che fosse volato con la squadra in Francia giusto per far numero e invece dai suoi piedi è nata la vittoria. Spalletti ringrazia e «scopre» di avere in casa uno specialista dei calci piazzati. Aspettando Totti, ecco la vera arma in più della Roma finalmente serena e già proiettata a Siena dove domenica cercherà la terza vittoria consecutiva. Finora la squadra giallorossa ha segnato sempre almeno una volta e la metà delle volte lo ha fatto in situazioni nate da palla inattiva. Sette delle quattordici reti complessive realizzate tra Supercoppa, campionato e Champions sono nate così: oltre alla perla di Baptista, Vucinic con l'Inter e a Bordeaux, Panucci e Perrotta con la Reggina, De Rossi a Genova, ancora Panucci con l'Atalanta. Non proprio un bel segnale per una squadra che si è sempre affidata al gioco, ma di questi tempi tutto fa «brodo». E vista la carenza di alternative davanti, fa comodissimo il rientro di Baptista. Che al contrario del suo soprannome, «la Bestia», viene descitto come un «agnellino»: si è inserito in punta di piedi nello spogliatoio, aiutato e guidato passo passo dagli altri sei brasiliani di Trigoria con cui trascorre il suo tempo libero. Oltra a uno specialista delle punizione è anche un discreto cantante melodico: insieme a Cicinho & Co. si diverte ad accompagnare le sue performance musicali in stile Toquinho, suonando il «Cavaquinho», la piccola chitarra brasiliana a cinque corde. E quando va in nazionale si fa supportare dal portiere Helton e da Robinho che lo supportava alle percussioni. Il golf è la sua altra grande passione che si porta dietro da Madrid. Dopo Bordeaux, Cicinho lo esalta: «Baptista sta attraversando un momento fantastico e mercoledì era davvero ispirato» dice il terzino. La «Bestia» è pronto a partire titolare domenica e intanto cerca una sistemazione fissa: ieri ha visitato una casa al Torrino insieme alla fidanza Sonia. Presto lascerà il residence all'Infernetto dove vive attualmente per trasferirsi vicino a Totti. Hanno giocato poco insieme ma parlano già la stessa lingua.

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