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Massa: «Lo champagne ora è per me»

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È vero, il guaio che ha colpito Raikkonen è lo stesso che ha patito Massa a Budapest (una biella difettosa), ma ciò conta poco anche se il risultato dice due zeri indue corse nella casella dei punti ed un mondiale costruttori addirittura riaperto dalla McLaren (ora a -8). «Ora la nostra priorità è l'affidabilità senza cui diventa dura lottare - ha spiegato il responsabile della gestione sportiva del Cavallino, Stefano Domenicali - ed anche domenica abbiamo perso punti importantissimi». A far sorridere, però, c'è la gara-capolavoro di Felipe. «È stata straordinaria, stratosferica, una fotocopia di quella di Budapest, che però non è finita con la giusta vittoria. Ha portato a casa quello che voleva e doveva, reagendo alla grandissima alla delusione e tutti gli dobbiamo fare i complimenti». E poi c'è il discorso legato a Raikkonen, apparso in aperta crisi. Stefano Domenicali, però, non vuole sentirne parlare, anzi difende a spada tratta il suo pilota: «Kimi è il campione del mondo, noi lo sosteniamo perché crediamo in lui al 100%. Non abbiamo alcun dubbio sulle sue prestazioni, sono assolutamente sicuro che farà il suo ritorno tra il prossimo Gp e la finale in Brasile. Il momento è duro? Era più duro un anno fa, quando riprese 17 punti nelle ultime dure gare e conquistò il titolo mondiale. La situazione è ancora positiva». Lodevole, comprensibile, ma è innegabile che esiste un "problemino" Raikkonen, apparso da un paio di mesi a questa parte poco a suo agio sulla F2008, mentre gli altri prendono il largo (ora è a -13 da Hamilton). Che sia arrivato il momento in casa Ferrari di puntare solo su un cavallo? Difficile dirlo oggi, anche perché da Maranello hanno lasciato sempre molta libertà da questo punto di vista, ma se il finlandese non reagirà già dalla prossima gara a Spa è facile ipotizzare una scelta in questo senso, anche se Domenicali precisa: «Il campionato è super aperto. Aspettatevi una Ferrari cattiva e aggressiva, che lotterà fino all'ultimo metro e farà di tutto per mantenere la supremazia tra i costruttori e riprendersi quella tra i piloti. Con tutti e due i piloti». Kimi ha ancora una chance, dunque. È bene che non la sprechi.

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