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Basta calcoli ora si deve solo vincere

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Giova ricordare che ci siamo qualificati in extremis, con il più basso punteggio (4 punti) e con la peggior differenza reti. Non è un bilancio di cui essere orgogliosi ma alla vigilia della partita con la Francia lo avremmo sottoscritto senza esitazioni. Per poter essere ottimisti dobbiamo dimenticare le difficoltà che abbiamo incontrato all'avvio, l'incapacità di andare in gol (nessun gol degli attaccanti), l'evidente confusione che ha suggerito le scelte del ct. Si è avuta l'impressione che Donadoni procedesse a vista o, se preferite, per tentativi. Contemporaneamente gli devo dare atto di avere dimostrato, più nelle analisi che nelle scelte, molta lucidità ed anche una ammirevole serenità. Donadoni non può non avere avvertito la mancanza di una completa fiducia da parte dei dirigenti della Federazione, del resto già apparsa chiara in sede di rinnovo del contratto. In altre parole mentre stava perdendo il posto Donadoni non ha mai perso la testa. Gli si può perdonare un piccolo peccato di geopolitica quando ha regalato ad Aquilani otto inutili minuti a partita ormai conclusa. Per battere la Spagna dobbiamo dimenticare le vicende del girone eliminatorio ed affidarci invece ad una migliore nostra tradizione nelle grandi competizioni internazionali. Anche la Spagna, come noi, vanta una vittoria ed una finale in questa competizione ma la nostra superiorità la troviamo a livello Coppa del Mondo. Noi ci siamo espressi molto meglio degli spagnoli che non sono mai riusciti a trasferire nella loro rappresentativa i valori con i quali hanno ottenuto trofei in abbondanza a livello di club. Insomma se una nazionale si porta dietro un pezzo della sua storia quella azzurra è di maggior prestigio. Non sono sicuro che questa sia la chiave più corretta per arrivare ad esprimere un pronostico ragionevole, ma non ne ho trovato una migliore. Rin.Tom.

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