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Anche le «tedesche» mollano Mosley

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Così, il numero uno mondiale dei motori, ha chiesto un'assemblea generale straordinaria della Fia. Nell'ordine del giorno è stata inserita «l'illegale invasione della privacy del presidente»: la riunione avrà luogo a Parigi, ma a data da definirsi. Ma i guai per Mosley non sono ancora finiti. Anche le tre squadre che hanno interessi e sede im Germania, alias Bmw, Mercedes Benz e Toyota hanno chiesto le sue dimissioni. Oltre a questo Mosley ha dovuto incassare anche il giudizio dell'Emiro del Bahrain che lo considera «indesiderato» e l'ha invitato a restare a casa. In pista, da oggi per le prime libere, con Massa in cerca di riscatto dopo l'errore che gli è costato il Gp in Malesia. «Ho perso solo delle occasioni - dice rispondendo ai jolly sprecati di cui ha parlato Schumi -, ma abbiamo 16 gare da disputare e l'orologio va avanti, non indietro». Al riscatto di Massa crede anche il compagno di squadra Raikkonen: certo il finlandese fa il tifo per se stesso, perchè dopo il successo a Sepang deve colmare il piccolo gap di 3 punti che lo separa dal leader, Hamilton. «Ha avuto un inizio difficile, ma ha tempo per recuperare - dice il campione del mondo della Ferrari - Quanto alle macchine nei test siamo stati veloci e possiamo avere un vantaggio perchè conosciamo la pista». Il diretto avversario, Hamilton, però è carico. «Abbiamo imparato dagli errori fatti - ha detto il britannico riferendosi all'interminabile pit stop al box McLaren in Malaysia - e ora guardiamo avanti. Abbiamo una macchina che sta tra le prime tre». Meno ottimista lo spagnolo tornato alla Renault: Fernando Alonso è consapevole che «ora l'obiettivo è lavorare per colmare il gap con Ferrari e McLaren. Siamo un pò indietro». Da oggi tutti in pista per le libere, domani alle 13 italine le qualifiche e domenica alle 13.30 il Gp del Bahrein.

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