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La Sensi politica «Chi ci rimette di più è la capolista»

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Ora al comando del club giallorosso c'è sua figlia Rosella che da sempre adotta la strategia contraria: toni bassi, mai una parola fuori posto o un attacco duro verso qualcuno. Questione di carattere? Forse. E di convenienza: la Sensi è vice-presidente della Lega Calcio e ogni volta che parla non può dimenticarlo. Neanche se l'Inter ha vinto la quarta partita su cinque grazie ad un errore arbitrale. Mentre Totti sbotta, i tifosi si sfogano nelle radio private e promuovono sit-in di protesta, l'amministratore delegato lancia il messaggio contrario. «L'Inter - dice la Sensi - è talmente forte che in questi casi è la prima ad essere danneggiata. Comunque merita di essere prima così come la Roma merita di continuare a rincorrerla». Una mazzata per chi sperava in una presa di posizione forte contro l'ennesimo scandalo arbitrale. Papà Franco non si sarebbe fatto pregare, Rosella non può. O non vuole. «Sono convinta - prosegue - che bisogna riportare serenità e calma in tutto l'ambiente. Certo quel primo gol dell'Inter a Catania è un errore, ma va accettato». Provano a chiederle un messaggio da inviare a Roberto Mancini e, come ti sbagli, arriva un altro «zuccherino». «Io parlo con il presidente Moratti e ne sono molto contenta. Non mando messaggi a Mancini». Ci mancherebbe altro.

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