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Domenico Latagliata Lo slalom ...

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E subito dietro a Moelgg spunta un assolutamente inatteso Patrick Thaler, quarto come non mai (e autore del miglior tempo nella seconda manche), esattamente come Christian Deville, che in quinta piazza chiude il terzetto da sogno targato Italia. Insomma: gli azzurri della neve viaggiano come treni. Ma di quelli giapponesi: veloci, precisi e puntuali. La festa che ha seguito la fantastica doppietta di sabato in gigante non ha annebbiato la mente degli slalomisti azzurri che, dopo aver centrato un pregevole risultato nella prima manche (Moelgg 5°, Deville 12°, Razzoli 21° e Thaler 28°), hanno dominato la seconda prova regalando altre emozioni, per certi versi ancora più vive di quelle di 24 ore prima vista la super prestazione di atleti solitamente non presenti su certi palcoscenici. Invece, giù il cappello di fronte a tutti i nostri: di Moelgg si è detto quanto sia ormai competitivo e costante, mentre il 30enne Patrick Thaler ha finalmente svestito i panni dell'eterna promessa ritrovando come d'incanto personalità, tecnica e morale. La manche era appena iniziata, ma lui era già imprendibile per molti: a riportarlo sulla terra ci ha provato il fassano Deville, finalmente autore di due manche di ottimo valore, ma nove centesimi hanno decretato la superiorità dell'altoatesino. Poi arrivava Manni Moelgg e a quel punto erano tre azzurri davanti a tutti: la festa è rimasta tale anche quando sul traguardo sono piombati Byggmark e Raich, quest'ultimo passato in testa anche alla classifica generale di coppa: un'Italia così era solo nei sogni ed è giusto godersela. «Ai tifosi diamo l'appuntamento in Alta Badia, per un altro weekend di grandi risultati», ha detto Moelgg «Per me è stato un vantaggio partire nella seconda con i primi numeri - ha ammesso Thaler - Ho anche sperato in un podio tutto italiano: a questo punto ci proveremo ad ogni gara». «Stiamo andando forte, ora il difficile sarà confermarsi - sono le parole di Deville - ma abbiamo l'obbligo di provarci sempre».

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