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Cronaca di una crisi annunciata

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La Lazio è con un piede e mezzo fuori dalla Champions e quasi sicuramente anche dal ripescaggio in Uefa (potrebbe non essere uno svantaggio), è a ridosso della zona retrocessione in campionato dove giocherà domenica uno scontro diretto contro il Siena. A fine agosto, dopo l'ingresso nei gironi di Champions e con la prospettiva di poter impreziosire la rosa di Rossi con qualche acquisto eccellente, lo scenario era completamente diverso. E invece, Lotito lisciò l'appuntamento con l'ultimo giorno di mercato quello che aveva sempre onorato con intuizioni geniali. Da allora tanta sfortuna, quella sicuramente, ma anche il frutto di un «non lavoro» durante un'estate tormentata. Qui a fianco i punti della crisi annunciata di un gruppo a cui sono stati tolti giocatori importanti (Oddo e Peruzzi)e che non è stato rinforzato. Per non parlare della grottesca vicenda di Carrizo gestita come dilettanti tanto da tesserare l'acerbo Kolarov al posto del portiere che a ripetizione era stato richiesto da Rossi. Senza dimenticare la «provocazione» di voler costruire lo stadio a Valmontone che ha fatto perdere consensi al presidente anche da parte molti di quelli che lo avevano sostenuto fino allora. Lo stadio è sempre più vuoto, gli unici sempre presenti sono quelli che Lotito considera i suoi più acerrimi contestatori: anche questo dovrebbe far riflettere la proprietà sugli errori commessi a volte per eccessiva parsimonia. Il bilancio impone sacrifici ma far diventare la Lazio la decima società per monte ingaggi ha portato a uno svilimento tecnico che si sta ripercuotendo in modo decisivo pure sui risultati. I successi dell'anno scorso sono stati fuorvianti, hanno prodotto una sopravvalutazione di alcuni giocatori e ora di fronte a obiettivi più importanti si sono sgretolate quelle che erano delle certezze. Senza pubblico, senza dirigenti, con idee perlomeno discutibili, serve un guizzo per ridare entusiasmo alla squadra e all'ambiente. E poi c'è bisogno di qualche acquisto azzeccato tra un mese. Ieri crollo in Borsa: perso il 4,75%, titolo a 0,31 euro.

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