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Alessandro Austini [email protected] A Genova tira un ...

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La missione di restare incollati all'Inter diventa proibitiva se si guarda l'infermeria di Trigoria: nell'anticipo di oggi a Marassi contro il Genoa, Spalletti dovrà fare a meno di Totti, Perrotta, Taddei, Aquilani e pure Mexes, prima convocato dal tecnico e poi lasciato a Roma su input del medico. «Ha subito un trauma cranico - spiega Mario Brozzi - che nella maggior parte dei casi non lascia strascichi. In altre situazioni si può invece innescare una spirale drammatica: non posso mettere in campo una persona che ha ricevuto un colpo del genere senza far passare un certo lasso di tempo». Non importa che Mexes non avverta alcun fastidio e ci sia rimasto parecchio male, come Spalletti: con la testa non si scherza. E allora l'allenatore chiederà uno sforzo a Doni e Juan, rientrati appena ieri mattina a Roma e partiti poche ore dopo alla volta di Genova con la squadra. Il portiere è apparso meno frastornato rispetto alla vigilia della gara col Napoli che alla fine guardò dalla tribuna. Stavolta, però, Curci non è al meglio per una botta sul fianco ricevuta in Nazionale e manca pure il terzo, Julio Sergio: si decide stamattina, con Doni favorito. Anche Juan dovrebbe scendere in campo dall'inizio al fianco di Ferrari, con Panucci a destra e Cassetti a sinistra. Altrimenti, l'eroe azzurro di Glasgow si sposterà al centro e Cicinho sarà il titolare a destra. Sulla trequarti Giuly è pronto a fare le veci di Perrotta, Tonetto sarà avanzato a sinistra e Mancini confermato a destra. L'alternativa è Pizarro trequartista con l'inserimento di Brighi in mediana. De Rossi si è allenato e giocherà nonostante il pestone rimediato in Nazionale. La fascia di capitano spetta a Panucci ma sarà il mediano azzurro la guida «spirituale» della Roma. Oggi più che mai ce n'è bisogno.

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