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Va alla rovescia, il mondo. La Roma ...

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Nella zona che tradizionalmente le è fatale, la Roma guadagna un punto prezioso, dopo avere rischiato un'altra goleada al passivo. Così va il calcio, e una situazione che si era fatta complessa, nonostante la differenza gol nei confronti diretti fosse in equilibrio, torna favorevole ai giallorossi: a patto però che possano in fretta cancellare parentesi nere di questo tipo, a patto che la difesa ritrovi livelli accettabili. Se è vero, come è vero, che in questo momento accusano problemi evidenti proprio gli uomini che nella scorsa stagione avevano offerto le più solide garanzie, come Doni e Mexes. Ma attenzione, adesso,alla trasferta di Kiev, chi nulla ha da perdere può rivelarsi pericoloso. Le premesse erano state delle più incoraggianti, nonostante l'ennesimo forfait, Tonetto costretto all'abbandono in fase di riscaldamento, in campo Giuly, non la copetura migliore per Cicinho. Aveva fatto intravedere un placido futuro per la Roma, poi il forfait è stato collettivo, graziato il primo errore di Doni, non il clamoroso malinteso di Mexes che ha prodotto il gollonzo del pari e ha vivificato i portoghesi, fino al sorpasso con molti rimpianti per le occasioni perdute. Brava e fortunata l'Inter per essere uscita dalla doccia gelida di un doppio svantaggio con una rimonta fulminea, preziosa la grinta di Ibra, autentico trascinatore nel momento più complesso, quando anche il concomitante risultato di Istanbul poteva indurre preoccupazioni di non poco conto. Che infine abbia dilagato testimonia il suo buon diritto al primo posto nel girone, in una serata di Champions che ha esaltato i goleador e divertito gli spettatori neutrali, ma grazie a difese e portieri distratti.

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