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Lazio, beffa ai rigori Dubai Cup al Benfica

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Se lo aggiudica il Benfica che, al di là della lotteria dei rigori, gioca meglio dei biancocelesti e porta a casa un premio da un milione di euro. La finale è una partita a ritmi blandi, dove i ventidue giocatori in campo hanno cercato innanzi tutto di preservare la propria condizione fisica. È una Lazio (che prende 650 mila dollari per il secondo posto, oltre al gettone di presenza di 500 mila dollari) meno aggressiva rispetto a quella vista all'opera con l'Olympique Marsiglia, ma ci saremmo dovuti stupire del contrario: la partita con il Siena è oramai alle porte, inutile rischiare. L'iniziativa resta ad appannaggio della formazione lusitana sin dall'inizio, ma in avvio è la Lazio a rendersi pericolosa con un destro svirgolato da Foggia che non sfrutta al meglio un buon assist dalla sinistra di Mutarelli. Il vigore agonistico, almeno nelle prime battute non manca: tuttavia, pian piano tutti si adattano allo spartito amichevole del match. Al 20' Foggia regala un prezioso assist a Rocchi che sbaglia un facile controllo. I centrocampisti portoghesi propongono la solita trama di passaggi che tuttavia non porta a grandi risultati. Fin quando Rui Costa e compagni si limitano a giocare per vie orizzontali, la retroguardia laziale non corre rischi. Ma al 36', dopo un'azione ben avvita da Karagounis e rifinita da Kikin Fonseca, è necessario l'intervento di Peruzzi per chiudere lo specchio della porta a Simao lanciato a rete. Sessanta secondi dopo Ledesma, con un tiro liftato da posizione defilata, sfiora il palo. Nella ripresa la chiave tattica della partita non cambia: il Benfica si impadronisce del centrocampo, ma dopo un'ora di gioco la Lazio prende il sopravvento grazie a una migliore condizione atletica. Al 18' Rocchi, spalle alla porta, si gira liberandosi di due avversari ma non trova lo specchio. Quattro minuti dopo, Tare, subentrato al posto dell'attaccante veneziano, di testa non riesce ad imprimere la forza necessaria per superare il portiere Moreira. La girandola di sostituzioni consente al Benfica di ritrovare energie: Stendardo è costretto al fallo per neutralizzare una pericolosa iniziativa di Coimbra, ma la Lazio ha maggiori energie dell'avversario. Bonetto - ottima la sua prova - scende sulla sinistra e serve Makinwa: il sinistro a botta sicura viene respinto da Anderson. Un minuto dopo la Lazio resta in dieci: Oddo, già ammonito per proteste, va anzi tempo sotto la doccia. Nell'arrembaggio finale, Mantorras sfiora il vantaggio con un colpo di testa che si infrange sulla traversa. Poi la lotteria dei rigori: Tare, Bonetto e Ballotta falliscono il bersaglio, Correira fa centro. La Lazio torna da Dubai con preziose indicazioni e qualche grattacapo: Pandev, durante il riscaldamento prepartita ha accusato una fitta all'adduttore della coscia sinistra. È in dubbio per la sfida con il Siena. Non dovrebbero esserci invece problemi per Mauri, ieri tenuto precauzionalmente a riposo dal tecnico. Contro i toscani mancherà Siviglia per squalifica: al suo posto giocherà Stendardo.

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