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«Ho soltanto fatto da intermediario Non torno a Roma»

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Giorgio Chinaglia torna sulla vicenda, oggetto di un'inchiesta della Procura di Roma, della scalata alla SS Lazio. Nei confronti dell'ex bomber biancoceleste è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare da parte della Procura di Roma. Ieri sera Striscia la Notizia manda in onda un'intervista esclusiva a Chinaglia realizzata a New York. «È incredibile - dice Chinaglia ai microfoni del tg satirico - mi rammarica molto perchè ho sempre agito nella mia vita in prima persona, mi sono sempre assunto le mie responsabilità. Questa volta non ho capito per quale motivo ma i miei avvocati sapranno sicuramente tutto. L'accusa di aggiotaggio ed estorsione? È grave anche perchè io sono ritornato a vivere negli Stati Uniti tranquillamente, poi sono venuto 3-4 volte in Italia per cercare di comprare la Lazio, la cosa non è andata bene e per me la storia è già finita da più di un anno. Legami con la camorra? Non posso sapere questa cosa io, addirittura ho visto nomi che non conosco, non ho mai sentito nominare. L'acquisto della Lazio? Io ho fatto da tramite, mi avevano promesso di fare il vicepresidente, neanche il presidente perchè non sarebbe stata mia la società. Nella mia vita ho già fatto l'errore una volta quando ho comprato la Lazio ma l'ho fatto per amore e non do la colpa a nessuno se ho perso dei soldi». Nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Roma, sono finite in manette sette persone, fra i quali anche quattro Irriducibili accusati di estorsione e intimidazione ai danni del presidente della Lazio Claudio Lotito: «I tifosi dopo due mesi che Lotito aveva preso la Lazio lo hanno già contestato, già prima che arrivassi io in scena, sì è vero qualcuno di loro lo conosco. Mi dispiace molto per il mandato -prosegue Chinaglia-, non lo ritengo giusto però ripeto, alla fine tutto uscirà fuori perchè deve uscire, non ho nulla da nascondere. Non ho problemi a parlare a dire quello che so, mentre quello che non so non posso dirlo. Perchè non vado dai magistrati? Ci sono i miei avvocati, a nessuno piace andare in prigione, non ci sono mai stato e non so nemmeno cosa sia. Sono cittadino americano, lavoro qui, ho lavorato in Italia 10 anni fa. Comunque forza Lazio, il cielo è sempre biancoazzurro».

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