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La fortuna stavolta non gli basta e l'errore nel finale rischia di compromettere la corsa al titolo: ora è dura

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L'inglesino è riuscito nell'impresa (prima volta anche per scuderia giapponese) dopo ben 112 Gp, nella gara più travagliata ed appassionate della stagione, tra acqua e sprazzi di sole. Con Button, è stata la «prima» sul podio anche per Pedro De La Rosa, secondo alla sua seconda gara con la McLaren. Terzo, con la Bmw, Heidfeld. Questi i vincitori. Ma i protagonisti di tutto il weekend sono stati i soliti due, nel bene e nel male, Alonso e Schumacher. E tra una penalizzazione, una gara corsa nella prima parte con una pista inzuppata e una seconda tra umido e asciutto, alla fine è finita nel modo forse più giusto, in parità, con il ritiro (per rottura) dei due fenomeni in corsa per il titolo Mondiale. Cambia poco: un solo punto che Schumi raccimola grazie alla squalifica arrivata in serata di Kubica (ottavo): Alonso rimane a quota 100 punti; Schumi sale a novanta a -1. Anche nella «costruttori», grazie al punticino portato da un mediocre Massa, la Ferrari sale a 140 punti, contro i 149 della leader Renault. Tutto è rimandato alla prossima gara, a fine agosto, in Turchia. Per ora Alonso e Schumi, dopo aver dato almeno un'ora di puro spettacolo (lo spagnolo nella prima parte di gara; il tedesco nella seconda) si godono le vacanze. Ed ora la gara. Sconvolte le tattiche all'Hungaroring, con 18 gradi di temperatura e 20 sulla pista, Raikkonen su un mare di acqua, dalla Pole prende la testa, Massa sbaglia e Barrichello ne approfitta. Senza Klien davanti, partito dai box, Alonso si avvia dalla quindicesima posizione, subito dietro a Schumacher. De La Rosa si infila al terzo posto; Schumi, è quarto. Lo spagnolo della Renault è una furia: supera come birilli gli avversari e Massa, in crisi sul bagnato. Al 3° passaggio attacca e supera anche Schumacher. Il tedesco soffre e perde terreno anche da Button che lo passa al 6° giro. Raikkonen, futuro ferrarista, intanto spinge e al 10° giro cominciano i duelli: De La Rosa e Alonso; Schumi e Fisichella. Arriva così il miglior momento per Alonso, sono miracoli i suoi, visto che ha recuperato in undici giro ben 12 posizioni. Al 16° giro dopo il rettifilo, Fisichella, all'ennesimo attacco, supera Schumacher. Alla prima curva il tedesco lo riattacca, i due si toccano e l'alettone della Ferrari va in frantumi. Schumi entra ai box, cambia l'alettone anteriore e fa benzina; si ferma anche Raikkonen. Al 18° passaggio errore di Fisichella, che va fuori pista, rientra con la monoposto danneggiata, torna ai box e si ritira. E arriva il momento magico di Alonso (24° giro): lo spagnolo con la sua Renault doppia Schumacher; dietro ci sono le McLaren di Raikkonen e De La Rosa in super ritardo e Button con la Honda. Schumi è solo ottavo. Il primo colpo di scena arriva al 26° giro: la Toro Rosso di Liuzzi rallenta, Raikkonen si distrae e lo prende in pieno. La McLaren semidistrutta vola su Liuzzi, "Ice Man" si ritira ed entra la Safety-car. Non piove più, tutti ai box, Alonso compreso (che fa tanta benzina e perde il vantaggio di 50 secondi); Schumacher invece prosegue. La gara riprende al 30° giro: Alonso è in testa; Schumacher va in testacoda, comunque è settimo. A metà gara, con i primi raggi sole la pista si asciuga. E qui comincia la super gara di Schumacher che, in dieci giri, recupera dieci secondi. Passa Coulthard, Heidfeld e poi, al 46° giro, fa la sua sosta ai box. Potrebbe forse montare gomme d'asciutto, invece continua con le intermedie. Al 19 giri dalla fine il secondo colpo di scena: viene montato male un bullone alla gomma posteriore destra della Renault di Alonso che torna in pista e si ritira. Button dopo il suo Pit (e gomme d'asciutto) vola in testa; Schumi è secondo, gira con gomme intermedie da pioggia e perde terreno. Così, a quattro giri dalla fine, il duelo con De La Rosa, i due si toccano e lo spagnolo passa, quindi anche la Bmw di Heidfelf. Schumacher, quarto, però è costretto a rallentare probabilmente proprio per la botta rimediata nell'ultimo, inutile, duello:

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