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Strepitoso il rendimento del difensore juventino Il portiere non prende un gol da 435 minuti

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È la difesa l'arma in più di questa Italia che non ha incassato un gol in questa fase finale del Mondiale, fatta eccezione per lo sfortunato incidente di Zaccardo contro gli Usa che ha beffato un Buffon da record. Il portierone azzurro non prende un gol da 453 minuti ed è a un passo dal record storico degli azzurri di Vicini a Italia '90 quando Caniggia interruppe una striscia positiva che durava da 517 minuti. Buffon potrebbe battere anche questo record proprio nel match conclusivo di questo Mondiale contro la Francia di Zidane & Co. e magari allungare la striscia positiva azzurra che dura ormai da 24 partite senza una sconfitta. Per farlo Lippi conterà ancora su Cannavaro lì in mezzo, l'uomo in più di questa Italia che s'è ritrovata a sorpresa, ma nemmeno tanto, con il miglior difensore al mondo in condizioni stellari proprio durante la competizione tedesca. Il centrale juventino è cresciuto nel corse del torneo sbagliando un solo intervento su sei partite giocate fin qui, trasmettendo sicurezza ai compagni e trasformando in fenomeni anche giocatori che normalmente viaggiano su altre latitudini. Dopo l'infortunio di Nesta, per il quale ieri il dottor Castelacci ha ufficializzato la fine del Mondiale (troppo rischioso soprattutto per lui provare a recuperarlo in vista della partita di domenica sera... peccato), Cannavaro ha preso per mano prima Materazzi, poi Barzagli (quando l'interista s'è fatto espellere) facendoli giocare a livelli stellari. Non è un caso se proprio con la Germania, nella già storica semifinale di Dortmund, proprio Materazzi sia risultato tra i migliori in campo: perché quando giochi con un fenomeno così lì a fianco, riesci a dare il meglio di te, ti tranquillizzi al punto tale che ti riescono anche le cose più difficili. Ma dire che tutto il merito di questa difesa imbattibile sia nelle mani e nelle gambe di Cannavaro sarebbe limitativo per gli altri che comunque, tutti, stanno giocando un grande torneo. In primis proprio Buffon che ha dimostrato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di essere uno dei più forti (se non il migliore in assoluto) portiere in circolazione. Quando hai una difesa così forte lì davanti, la distrazione è un attimo. Invece il numero uno azzurro non s'è fatto mai trovare impreparato, dando anzi il meglio di sé proprio in quelle rare occasioni nelle quali è stato chiamato in causa: magari proprio a freddo dopo venti minuti di nulla. Su Zambrotta poco da dire, perché fin qui ha solo confermato quanto sia forte e come l'Italia non possa prescindere dalla sua spinta offensiva e dalla grande capacità di recupero in fase difensiva. La sorpresa, semmai è gente tipo Barzagli e Grosso. Il centrale del Palermo ha giocato una sola gara «vera» ritrovandosi d'un tratto proiettato nel sogno di una vita. L'ha vissuto bene, uscendo a testa alta dalla partita contro l'Ucraina dimostrando di poter dare il suo contributo a questa nazionale senza far calare il rendimento di un reparto praticamente perfetto. Tempismo, posizione in campo e grande fisico: ci ha messo tutto per rendere indimenticabile questa esperienza che per lui non sarà certamente l'ultima. Il difensore neo-interista invece è una delle scommesse vinte da Lippi: in molti avevano criticato il ct azzurro quando aveva inserito il difensore ex Palermo nel gruppo azzurro, magari a discapito di qualche giocatore più accreditato alla vigilia. Invece Grosso ha fatto la differenza in più occasioni spianando all'Italia la strada della finale di domenica: e poi dicono che Lippi non sia un ct fortunato. Bravo, ma anche fortunato. Questa Italia gli assomiglia sempre di più.

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