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«Pronto a giocare»

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Calpestare l'erba verde in una partita vera è una sensazione che gli manca da morire. «Non vedo l'ora di tornare a giocare e spero di tornare tra domenica e giovedì. Con tutti gli squalificati che abbiamo - dice il capitano - sia con il Treviso che con l'Inter non ci sarà l'imbarazzo della scelta». Il sorriso, comunque, non gli manca. La cornice è il Sun Bay Park Hotel di Civitavecchia, l'albergo di Sensi che si affaccia sul mare dove è andato in scena il battesimo dell'acqua dei due cuccioli di labrador del capitano. Gli animali verranno istruiti dalla Scuola Salvataggio Tirreno al soccorso dentro il mare. Totti, accompagnato dalla moglie Ilary e dal figlio Christian, si gode i suoi cani Flipper e Ariel e, nel frattempo, continua ad inviare messaggi a Spalletti. «Dopo il battesimo dei cani ora aspetto il mio sul campo. Io sono pronto ma non dipende da me. Le valutazioni sui tempi spettano a Spalletti. In settimana decideremo insieme se domenica partirò dall'inizio o entrerò durante la gara». È lo stesso Totti ad ammettere che per ritrovare una condizione fisica accettabile gli serve ancora qualche settiman. «Ora sto al 40-50 per cento. Ma ho sempre detto che la Roma non deve essere Totti-dipendente e la squadra l'ha dimostrato. Oggi - scherza il capitano - non mi sono allenato perché mi sono stancato a stare in piedi davanti alla panchina... ». Gli basterebbe giocare la gara di ritorno con l'Inter per tornare a sentirsi un giocatore. «Quella deve essere un'altra partita rispetto all'andata. Se vogliamo portare a casa la Coppa dovremo andare lì per fare risultato. Possiamo ancora raggiungere la Champions e vincere la Coppa Italia. Cosa preferisco? Tutte e due». Sul prossimo mercato Totti conferma i «consigli» già espressi in settimana. «Ci vuole un giocatore per reparto, ma ora abbiamo tre partite da giocare. Al resto ci penseremo da luglio». Ringrazia i compagni di nazionale Toni e Gilardino che durante lo stage della Borghesiana avevano sentenziato: «Non c'è nessuno come Totti». Il capitano replica: «Li rigranzio, ma ora sta a me dimostrare sul campo che hanno ragione. ma ai Mondiali dovrà essere l'Italia la protagonista, non Totti. Spero che riusciremo tutti insieme a far bene». Anche Rosella Sensi ha preferito glissare sulla prossima campagna acquisti. «Di mercato non parlo perché sono scaramantica. Sono molto amareggiata - prosegue l'ad - per la partita con l'Inter perché meritavamo di vincere. In quell'occasione finale di "Alvaretto" (Alvarez ndr) mi si è strozzato l'urlo in gola. Anche il pareggio in campionato m'è rimasto qui... Il quarto posto? Da tifosa ci spero, da dirigente sto zitta e continuo a lavorare». Intanto, oggi pomeriggio, a margine del Memorial Alberto Sordi al Flaminio, verranno presentate le divise della prossima stagione. Le maglie saranno prodotte ancora dalla Diadora. Prevista una novità: scomparirà la terza casacca il verde per far posto al color bronzo. Ale. Aus.

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