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Capello furioso Nedved deluso «Forse è finita»

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Mercoledì prossimo alla Juve servirà una vera impresa per rimontare lo 0-2 di Highbury: difficile che accada, se la squadra avrà la stessa benzina in corpo di martedì. Poca, per quel che si è visto. In più, mancheranno (quasi certamente, anche se ieri ha ripreso a correre) l'infortunato Del Piero e gli squalificati Vieira, Camoranesi e Zebina: a voler fare una battuta, va detto che i loro probabili sostituti — Giannichedda, Mutu e Balzaretti — non faranno peggio dei loro più famosi compagni. Quello di Highbuy è «un risultato molto pesante e ribaltarlo sarà difficile» ha detto Nedved ad una tv del suo Paese. «Forse è già finita — prosegue il ceko — e se vogliamo andare avanti dobbiamo imparare a segnare anche fuori. Ieri non abbiamo fatto proprio nulla e in attacco siamo stati innocui». Anche Capello non ha nessuna voglia di sorridere e ieri ha tenuto concione: basta nervosismi, basta scatti di nervi, basta espulsioni. Dall'inizio della stagione, otto volte i bianconeri hanno giocato in inferiorità numerica: troppe. «Non c'è spiegazione per questi comportamenti, farò un discorsetto ai ragazzi», aveva tuonato il tecnico appena dopo la partita. Ieri il discorsetto c'è stato, sia pure senza toni di voce elevati, e le multe arriveranno salate, nell'ordine di un centinaio di migliaio di euro. Il problema, adesso, è trovare il modo di agganciare per la coda la qualificazione alla semifinale. Se però la condizione fisica sarà quella vista a Londra, addio speranze: se così sarà, per il secondo anno consecutivo la Juve avrà accusato un calo fisico notevole da febbraio in avanti. Come dire: per lo scudetto basta (e avanza) il vantaggio raccolto in precedenza, ma per le partite secche della Champions servirebbe altro. Contro le speranze della Juve, giocano anche le statistiche: mai, infatti, i bianconeri sono riusciti a rimontare in Europa lo 0-2 dell'andata. Buffon, uno che sa come usare le parole, si è fato un'idea: «Contro squadre del nostro stesso livello tecnico, bisognerebbe metterci qualcosa in più dal punto di vista fisico e agonistico. L'Arsenal lo ha fatto, noi no». Chiarissimo. Meglio allora stare calmi di testa e provare a dare tutto mercoledì, sapendo che un minimo errore costerà caro se non carissimo. Per fortuna, il campionato è quasi in archivio: sabato, tanto per gradire, la Signora renderà visita al Treviso già retrocesso. Se però non arrivassero tre punti nemmeno dal Veneto, allora sì che la spia, dall'arancione, si sposterebbe sul rosso fuoco. Facendo diventare paonazzi anche Moggi e Giraudo.

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