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di MARCO CASTORO QUANDO non si paga l'affitto per mesi c'è da aspettarsi che prima o poi ti suoni alla porta il proprietario.

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Questo nella vita di tutti i giorni. Nel caso di appartamenti, negozi, uffici. Se invece si affitta uno stadio può anche capitare che i debiti si cumulano di anno in anno. E nessuno ti bussi alla porta per chiederti gli arretrati. Anche quest'anno Roma e Lazio stanno facendo sudare freddo il Coni. Gli affitti arretrati dell'Olimpico stentano ad arrivare in cassa. Negli anni scorsi fu una transazione a salvare le due romane dai debiti. Quest'anno qualcosa, prima o poi, accadrà. Del resto cosa sarebbe l'Olimpico senza le partite di Roma e Lazio? I cancelli si aprirebbero solo per il Golden Gala di atletica. Un vero spreco per lo stadio che ha ospitato un'Olimpiade e un campionato del mondo di calcio. Roma e Lazio, tuttavia, non possono tirare la corda oltre il dovuto. Avere un proprietario educato e rispettoso del momento delicato che le due squadre hanno passato non significa però approfittarsene. Tantopiù ora che stanno per arrivare i soldi di Mediaset. I debiti si pagano, gli affitti pure. Sognare stadi nuovi non può rappresentare l'alibi adatto per sottrarsi dalle "bollette". Ogni partita il Coni chiede 70 mila euro con un tetto di 26 gare l'anno (quelle in più non si pagano). Con la Roma - fanno sapere dal Coni - non dovrebbero esserci problemi. Con la Lazio, si spera, neppure. La città di Roma ha bisogno di tante altre cose prima di un nuovo stadio, anzi di due. Per par condicio.

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