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Roma più forte degli arbitri. Benetton ko nell'anticipo del campionato di basket

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Capace di mischiare la tattica dello stratega Svetislav Pesic alla tecnica dei suoi uomini migliori, Bodiroga e lo straripante Hawkins e Tusek. Ma anche di trovare risorse da quel Marko Pesic che ha saputo regalarsi la sua prima serata da protagonista, come Tonolli, cuore di capitano e Giachetti. 75-72 per mandare a casa Treviso e dietro la lavagna un terzetto arbitrale su cui ci sarebbe tanto da dire. Ma la vittoria è arrivata ed allora è bene concentrarsi sulla sfida di martedì per il ritorno dei quarti di Uleb Cup contro Gerusalemme. Roma ha cercato di fare di necessità virtù per cercare di mettere una pezza agli ormai cronici problemi di centimetri. Pesic ha ruotato i suoi effettivi come i colori del cubo di Rubik alla ricerca della soluzione dell'enigma. Il sacrifico è stato chiesto a Tusek, spesso impegnato come riferimento nell'area. E Markone ha risposto come meglio non si poteva e se la Benetton non è riuscita frenarlo ci ha pensato uno degli arbitri, Paternicò, che da troppo tempo non appare sereno quando la sua strada s'incrocia con quella della squadra di Pesic. È stato lui ad una manciata di secondi dall'intervallo lungo a penalizzare l'Obelix sloveno prima con uno sfondamento quindi con un tecnico che gli hanno fatto sommare la terza penalità personale. Un bel macigno per una squadra che era riuscita a tenere sotto controllo gli avversari con un'ottima prova corale, ben orchestrata da Ilievki e Giachetti, dove alle consuete giocate strappa applausi di Hawkins e Bodiroga s'erano innestati i contributi di un ottimo Tonolli e di Marko Pesic, cui per la Benetton avevano replicato Nicholas e Marcus Goree. Di ritorno dagli spogliatoi la Virtus ha azzannato alle caviglie gli avversari. Pesic padre ha sguinzagliato i cacciatori di palloni in una zone-press che nella metà campo difensiva si è chiusa in uno schieramento pari. La mossa ha fatto male alla Benetton che è andata fuori giri. 12 punti in 10' per Hawkins, ma è stata la squadra a dare il massimo. Giachetti ed Ilievski hanno dettato con maestria i ritmi e la squadra è volata fino al +13 (60-47). Poi la fatica, il pensiero dell'impegno con l'Hapoel e l'improvviso innesco in partita di Bargnani hanno rimesso le cose in discussione. Qualche errore di troppo ai liberi (0/4 consecutivo con Helliwell e Bodiroga) ha fatto trattenere il fiato. Ma Ilievski ha trovato punti importanti prima che Nicholas spedisse ben lontano dal ferro il tiro del possibile pari. Brava Roma a far cadere una delle capolista in una stagione che regalaerà ancora grandi emozioni. MERCATO — In attesa del recupero di Ekezie all'interno della Virtus è spuntato il nome di Dejan Koturovic, pivot serbo del 1972 in possesso di un preziosissimo passaporto italiano. Nei prossimi giorni i possibili sviluppi.

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