Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

di DOMENICO LATAGLIATA TORINO — Nella giornata in cui dalla Spagna rimbalzano voci secondo cui Capello ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Il quarantesimo del capitano in Europa, al termine di una prestazione comunque in colore. Partita comunque brutta e con il copione già scritto: Bruges che si prendeva il possesso palla ma senza quasi mai impensierire Abbiati, Juve che se ne stava acquattata per poi ripartire in contropiede. Del resto, alla truppa di Capello bastava un pareggio per garantirsi il passaggio del turno e nessuno aveva intenzione di partire ai mille all'ora per andare chissà dove. Ci avrebbero dovuto pensare i belgi, che un po' ci provavano ma che per tradizione non sono portati ad affondare i colpi. Un tocco di qua e un tocco di là, ma poca sostanza: questo era il titolo dei primi quarantacinque minuti. E quando la Juve accelerava un po' il ritmo, la differenza si vedeva: così, il palo colpito da Trezeguet con un colpo di testa nel finale del tempo era la giusta sintesi di quanto (non)era accaduto. Degli ospiti, accompagnati da un discreto numero di tifosi, si ricordavano un paio di azione esteticamente apprezzabili ma mai pericolose e, soprattutto, un rigore reclamato per un involontario fallo di mano di Del Piero su azione d'angolo: troppo poco, comunque. Pietanza insipida, allora, nonostante Capello avesse presentato la Juve migliore, con l'unica eccezione di Del Piero al posto dello squalificato Ibrahimovic: Vieira andava ai due all'ora, Chiellini non spingeva mai a sinistra e dall'altro lato l'accoppiata Zambrotta-Camoranesi combinava poco di più. Proprio questi ultimi confezionavano a inizio ripresa un assist per Del Piero, la cui conclusione però finiva a lato. La Juve spingeva sull'acceleratore a inizio ripresa, Vieira e ancora Del Piero si presentavano nelle vicinanze di Butina ma non pungevano. Soprattutto il capitano appariva svuotato, alla faccia dei proclami della vigilia. Per poco però non ci scappava lo scherzetto, quando un colpo di testa di Verheven finiva sulla nuca di Cannavaro e poi in angolo. Buon per la Juve che Nedved non smetteva di giocare e che, su una sua iniziativa, Del Piero incornasse da due metri. Missione compiuta.

Dai blog