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Schumi alla Bridgestone: «Torneremo a vincere insieme»

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Niente conferenza stampa ieri a Tokyo, con centinaia di invitati come gli anni scorsi, ma solo una visita dello stato maggiore Ferrari al quartier generale del produttore nipponico di pneumatici: il direttore sportivo Jean Todt, Michael Schumacher, ormai detronizzato da Fernando Alonso e dalla Renault, e Rubens Barrichello, alla vigilia dell'addio prima di passare alla Honda. Ad accogliere la Rossa c'era il management della Bridgestone al completo, dal presidente Shigeo Watanabe ai responsabili del settore gomme di F1 Hiroshi Yasukawa e Hirohide Hamashima. E c'è stato un esame collettivo, domande e risposte alla presenza di numerosi dipendenti dell'azienda, della stagione «no» 2005. «È stato un anno durissimo — ha riconosciuto Jean Todt, secondo un comunicato diffuso dalla casa giapponese — ma siamo certi che torneremo insieme al successo in futuro, come è avvenuto nei sei anni precedenti quando, insieme, avevamo il miglior pacchetto, la migliore macchina e le migliori gomme. A nome della Ferrari, ringrazio la Bridgestone per gli sforzi fatti nel corso della stagione alla ricerca di una maggiore competitività». Un'ammissione chiara di una stagione fallimentare. Nessun accenno malinconico, invece, nelle parole di Michael Schumacher. Anzi, un incitamento a non mollare nonostante gli scarsi risultati: «Veniamo da tanti anni di successi — ha ricordato ai dipendenti Bridgestone — e anche se questo è per noi un anno difficile, è in questi momenti che bisogna mostrare di cosa si è capaci. Sappiamo batterci? Siamo ancora motivati? È con il vostro aiuto che io spero di vincere in futuro tante altre corse. Come si dice: quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare».

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