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di SIMONE PIERETTI PER lui è stato un anno da attore non protagonista, anche se il ...

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Alla vigilia dell'ultima sfida con il Palermo il bomber bolognese spera di chiudere la sua avventura in biancoceleste con un gol, proprio come era iniziata lo scorso gennaio contro i siciliani. Domenica ultima giornata, è tempo di bilanci. «Volevo e speravo di dare qualcosa in più in questa stagione, mi sarebbe piaciuto lasciare il segno ma non tutti gli anni vanno allo stesso modo. Sono arrivato a gennaio e arrivare a metà stagione non è mai facile: ti senti inconsciamente in secondo piano rispetto a tutti gli altri tuoi compagni di squadra». Poche presenze, pochi gol: perchè non ha chiesto maggior spazio come hanno fatto alcuni dei suoi compagni? «Soltanto Maradona si sarebbe potuto permettere di andare dall'allenatore e chiedere delle spiegazioni per un'esclusione, io non ne ho mai chieste e non me ne hanno date. Il mio intento poteva anche essere quello di diventare un punto fermo di questa Lazio, ma in rosa c'erano anche altri 4 attaccanti altrettanto bravi». Manca un punto per la matematica salvezza: pensava di arrivare all'ultima giornata con la necessità di dover lottare per non retrocedere? «La verità è che questa squadra non ha mai capito per quale obiettivo avrebbe dovuto lottare: tre punti più in alto c'era il miraggio della coppa Uefa e due punti più in basso il baratro della retrocessione. Credo che la sconfitta contro la Juventus abbia segnato il nostro cammino in negativo: se avessimo conquistato almeno un punto avremmo concluso la stagione in maniera differente». Pensa di trovare avversari demotivati? «Con 40 mila persone allo stadio per festeggiare la conquista della coppa Uefa credo sia difficile trovare una squadra priva di motivazioni. Noi ci giocheremo tutto in novanta minuti: niente calcoli sulle altre partite, sarà decisiva la nostra prestazione. Tutto il resto non conta». Dove giocherà Bazzani nella prossima stagione? «Non so nulla e anche io vorrei saperne qualcosa in più: il mio cartellino appartiene alla Samp e a fine anno rientrerò alla base. Tuttavia non so ancora se rimarrò li oppure ci saranno delle novità. Per il momento sono sucuro soltanto di una cosa: sarò costretto a tenere il telefonino acceso anche in viaggio di nozze....».

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