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Inghilterra, solo il 25% assegnato per classifica

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La fonte su cui ci basiamo è StageUp.com. INGHILTERRA In Inghilterra i diritti tv sono suddivisi per il 50% in parti uguali, un 25% in base alla classifica finale e il rimanente 25% in base a quante volte la squadra va in diretta tv in un anno. La percentuale di mutualità destinata alla First division (serie B inglese) è del 4%. GERMANIA La mutualità del calcio tedesco si basa tutta sull'accordo fra Lega e Federazione firmato nel 2000. Da quel giorno la Lega tedesca gestisce collettivamente ogni diritto dei 36 club che ne fanno parte. Fino alla stagione 2003-2004, la serie A (Bundesliga 1) si spartisce l'80% dei ricavi, la serie B (Bundesliga 2) il 20%. Sempre per contratto la serie A si impegna a non giocare prima delle 17.30 della domenica e la serie B a non farsi trasmettere in diretta la domenica pomeriggio. In questo modo i dilettanti hanno ampi spazi per attirare spettatori e gestire meglio le loro fonti di ricavo. La fetta dell'80% dei ricavi che spetta alla Bundesliga viene divisa per il 50% in parti uguali fra le 18 società. Il restante 50% secondo i risultati sportivi (i 3/4 di questa fetta in base ai risultati degli ultimi tre anni, 1/4 in base alla classifica della stagione in corso). Il 20% della serie B viene diviso per il 75% in parti uguali fra le 18 società di B. Il restante 25% con gli stessi criteri di merito della serie A. I ricavi della pay-per-view hanno una divisione particolare: il 64% vanno alla società che gioca in casa, il 32% alla società ospite e il 4% alla Federazione. SPAGNA Il sistema spagnolo di gestione dei diritti tv prevede le contrattazioni individuali dei club. Dal 1996 Real Madrid e Barcellona, i club di gran lunga più ricchi, hanno deciso di scindere il patto di mutualità. Da allora ogni tipo di diritto, dalla tv in chiaro a internet fino all'Umts, è gestito dalle singole società. Dal 2003 tutte le squadre partecipano alla divisione degli introiti secondo precise percentuali: il 15% di tutti gli introiti vengono divisi per l'80% fra le società di serie A e per il 20% fra le 22 società di serie B, il 55% è diviso rispetto agli ascolti televisivi ed il 30% in base ai risultati sportivi (75% secondo i risultati di degli ultimi 3 anni, 25% in base al risultato dell'ultima stagione).

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