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SI FERMA ANCHE DACOURT

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Sono rimasti lì ad aspettare con occhi e orecchie ben aperte alle vicende della società giallorossa, che resta uno degli obiettivi di Suleiman Kerimov patron della Nafta Moskva. Così, passata la bufera, riecco l'affondo dei legali del magnate russo pronti a chiudere l'affare. L'incontro decisivo era fissato per il giorno 16 aprile, ma un problema definito «tecnico» ha fatto slittare il tutto al prossimo 24 aprile. Avverrà di sabato (non a caso vista la chiusura della Borsa per il weekend) proprio nel centro storico della capitale, il summit più importante degli ultimi anni della storia giallorossa. Dopo l'esposizione di Franco Sensi, che ha venduto alcuni pezzi pregiati dei suoi beni di famiglia, l'ingresso di Capitalia come «garante» ultimo della ristrutturazione aziendale che partirà proprio dalla holding Ital Petroli, la Roma ha tutto un altro aspetto. In attesa che le due parti trovino il famoso super-manager che dovrà gestire la ristrutturazione, è evidente come la maxi-operazione di pulizia, ha fatto si che la società giallorossa sia diventata in poco meno di una settimana nuovamente appetibile ad acquirenti esterni. Lo conferma anche il ds Baldini che ieri, rispondendo alle lamentele di Pelizzoli sulla riduzione degli ingaggi, si è lasciato sfuggire un laconico: «Credo che la ristrutturazione societaria sia un merito che va ascritto al presidente Sensi, anche se tardiva. Una società risanata può anche aiutare nuovi interessamenti dall'esterno». Come dire, adesso siamo di nuovo sul mercato e pronti all'affare. Così è, e stavolta i russi arriveranno a Roma per chiudere la trattativa e non per parlare ancora. Si va verso una chiusura rapida, nonostante le pressioni del mondo politico ed economico della capitale, che pressa per non lasciare la Roma in mani non romane... o meglio, non italiane. Durante le scorse settimane intanto, la Nafta Moskva ha dato tutto l'incartamento-Roma a uno studio di New York (ma ha anche una sede al centro di Milano) proprio per sondare la reale fattibilità dell'operazione. La risposta, evidentemente, è stata positiva. Intanto ieri il titolo giallorosso ha recuperato parte del terreno perso il giorno precedente e ha archiviato la seduta in progresso dell'1,57% a 1,480 euro.

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