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di TIZIANO CARMELLINI PELIZZOLI 6.

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Poi rientra in partita uscendo bene sui piedi dei nerazzurri lanciati a rete. Nel finale salva la sua porta ribattendo di stinco la botta di Martins lanciato a rete. Non può nulla sul gol di Vieri. PANUCCI 6.5 Fatica all'inizio a trovare il passo delle due colonne nerazzurre, poi prende il ritmo e non sbaglia più nulla. Buona la spinta in avanti, con qualche lancio da dimenticare: routine. Nella ripresa, quando c'è da coprire, si mette lì dietro e le punte nerazzurre ci sbattono contro. ZEBINA 7 Due clienti scomodi che vanno sempre per vie centrali. Tanto lavoro extra nel mezzo. Parte in salita, gli sfugge almeno un paio di volte Adriano, ma il brasiliano grazia la Roma. Bene quando vede arrivare il pallone spalle alla porta, ma se viene puntato va in affanno. SAMUEL 7.5 Collante universale per la difesa di Capello: non sbaglia nulla, corre ovunque anche quando i compagni di reparto faticano a chiudere, arriva come manna dal cielo. Adriano prova ad andare via di forza, ma con l'argentino non ha vita facile. Soffre un po' l'ingresso di Martins. CANDELA 6.5 Finalmente è tornato ai livelli di un tempo. Manca ancora di costanza, ma la prova con l'Inter è degna di nota. Spinge, copre e tiene bene il pallone: insomma, Candela dei «vecchi» tempi. Capello può contare anche sul francese. MANCINI 7 Zaccheroni gli mette lo Zanetti argentino lì davanti a fare muretto. Lo soffre, fatica ad arrivare in fondo come sempre, ma ci prova per vie centrali e partecipa alla manovra offensiva giallorossa. Realizza il settimo sigillo stagionale trafiggendo il povero Toldo da attaccante vero dopo un assist miracoloso del solito Cassano. Nel finale la doppietta: è la mattanza nerazzurra, ancora grazie a Cassano. Un tocco facile facile che corona una prestazione da incorniciare. DACOURT 7.5 Preciso, puntuale, s'impossessa lentamente della sua porzione di campo. Lì in mezzo fa valere la sua legge. C'è sempre quando alla Roma serve la sua spinta. Regista pulito e geniale, si trasforma in cagnaccio quando serve bloccare le caviglie avversarie nel mezzo del campo. Inaridisce le fonti di gioco nerazzurre. Una presenza imprescindibile per gli schemi di Capello. EMERSON 7 In coppia col francese demolisce le velleità di Zanetti & Co. Potente, inflessibile, non lascia un metro a nessuno. Esce più volte dal mischione con la palla attaccata ai piedi con i nerazzurri a chiedersi cosa sia passato lì in mezzo: era Emerson. Insostituibile. LIMA 6.5 La solita voglia, grinta e prestanza agonistica. I piedi però sono quelli e lì c'è poco da fare. Comunque svolge al meglio il lavoro richiestogli da Capello: la qualità è roba per altri. Ma va bene così, parte da lui l'azione del terzo gol giallorosso. Non si tira indietro quando c'è da rincorrere un avversario e presidiare la sua zona di competenza. TOTTI 8 È la mente della squadra di Capello e quando trova queste serate è spettacolo puro. Gioca il pallone di prima, lo difende da gladiatore vero e pesca un Cassano altrettanto ispirato. I due fanno letteralmente impazzire l'Olimpico. Mette almeno tre volte i suoi da soli davanti al portiere col pallone tra i piedi, ci prova da tutte la parti e torna indietro in copertura. Serve altro? Sì, il rigore che nel finale stende definitivamente l'Inter e lo porta a quota 15. TOMMASI sv Entra nel finale per un acciaccato Dacourt. La sostanza e diversa, ma porta anche lui acqua al mulino giallorosso. Utile gettone di presenza in un'altra notte di gol e spettacolo per i tifosi dell'Olimpico.

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