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di SIMONE PIERETTI PARMA — Novanta minuti per sentirsi protagonisti, per riconquistare sul ...

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Niente bilanci, nè aumenti di capitale: i cross default verranno scalzati dagli italici traversoni! Per un giorno l'obiettivo sarà l'abbattimento della punta avversaria piuttosto che l'abbattimento dei costi. Nessuna stock option: al massimo qualche tackle scivolata per recuperare il pallone in mezzo al traffico del centrocampo. Le azioni finalmente torneranno ad essere azioni, e non più titoli di Piazza Affari. Tiri in porta, pallonetti, sovrapposizioni, contrasti, fuorigioco, parate, colpi di testa, traverse e gol. E chi si sente orfano della plusvalenza alzi la mano! Finalmente si torna a parlare di calcio giocato. Al di là del derby del latte macchiato o della coppa Cayman (secondo lo striscione esposto dalla Curva Nord mercoledì scorso in un Olimpico semideserto), Parma-Lazio vale la semifinale dove la vincente di questa sfida troverà Milan o Roma, secondo come andrà il ritorno fissato per giovedì notte all'Olimpico. I biancocelesti partono dal doppio vantaggio conquistato sette giorni fa sul terreno dell'Olimpico. Il 2-0 ottenuto grazie ai gol di Muzzi e Stankovic dovrebbe far navigare la barca di Mancini in acque tranquille. La squadra, arrugginita dalle vacanze natalizie, sta recuperando la migliore condizione fisica. Il ritorno di Lopez e Cesar ha restituito il sorriso al tecnico biancoceleste che tornerà a schierare il più classico 4-4-2. Squadra più equilibrata e giocatori di ruolo: si guarda al futuro con maggior serenità. Anche se le ultime uscite in campionato testimoniano una mini-crisi che ha portato un solo punto dopo la sosta contro avversari peraltro trascendentali quali Reggina (nonostante il vantaggio iniziale firmato da Liverani), Brescia e Modena. Ieri mattina la Lazio è tornata ad allenarsi nel centro sportivo universitario alle porte della città. Albertini e Colonnese sono tornati a lavorare con i propri compagni, ma difficilmente saranno in campo. Ha recuperato anche Peruzzi che si è allenato con il gruppo dopo aver smaltito l'attacco influenzale che l'aveva costretto a uscire nel corso della sfida di sabato scorso contro il Modena. Il tecnico biancoceleste deciderà soltanto dopo l'allenamento di rifinitura di questa mattina gli undici da mandare in campo. Sereni dovrebbe prendere il posto di Peruzzi tra i pali, Mihajlovic tornerà al centro della difesa insieme a Couto, con Stam e Favalli sulle corsie esterne. Fiore, Giannichedda, Liverani e Stankovic formeranno la linea mediana mentre Corradi e Muzzi giuderanno l'attacco laziale. Al termine dell'allenamento di ieri mattina, come di consueto, taccuini e microfoni per il tecnico biancoceleste: «Sarà un'altra partita rispetto a quella disputata sette giorni fa all'Olimpico - ha dichiarato l'allenatore jesino - la Lazio deve giocare senza pensare al due a zero ottenuto nella gara di andata. Non è nella nostra indole difendere il risultato e per essere più tranquilli dovremo segnare almeno un altro gol. Con Cesar nelle migliori condizioni torneremo presto al 4-4-2: è un modulo che ci ha consentito di ottenere ottimi risultati. Se il brasiliano starà bene e Lopez tornerà a fare gol, potremo fare un girone di ritorno importante: ci sarà da divertirsi». Da Collecchio tuttavia il tecnico degli emiliani Cesare Prandelli si dice fiducioso: «Io ci credo - ha dichiarato l'allenatore gialloblù - tenteremo l'impresa impossibile. Dovremo attaccare dal primo all'ultimo minuto, ed è per questo che manderò in campo tre attaccanti». Per il brasiliano del Parma Adriano sarà l'ultima partita con la maglia degli emiliani: nelle prossime ore si trasferirà a Milano (il Parma chiede una contropartita tecnica) alla corte di Moratti per cercare di risollevare le sorti dell'Inter a meno che non ci sia un nuovo, per il momento impossibile, ribaltone.

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