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Capuano «È stata la vittoria del cuore»

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Al cospetto dei cronisti ha affermato che ancora una volta la sua squadra, in termini pugilistici, ha vinto ai punti ma non ha raccolto quelli buoni, che fanno la classifica. Ha fatto notare che chi non vede giocare la sua squadra può pensare che si tratti di un complesso di «brocchi» ma non è così. L'Aquila è una squadra di tutti rispetto che è alla pari di tante compagini che laprecedono in classifica. Aveva sperato che L'Aquila uscisse dallo stadio Tomei almeno imbattuta più per che per i punti in sé ma per il morale. Un morale necessario per proseguire nella lotta per lasciare l'ultimo gradino della classifica e si è augurato che la dea bendata possa essere favorevole una volta tanto alla compagine da lui guidata. Mister Eziolino Capuano ha esordito affermando che alla vigilia aveva avvisato che la partita con L'Aquila non sarebbe stata per niente facile come invece sembrava in apparenza e senza conoscere le potenzialità della squadra abruzzese. Sulla partita ha sostenuto che il Sora ha sofferto particolarmente per il cattivo stato del terreno di gioco, ma anche della manifesta fisicità dei giocatori abruzzesi, molto più allenati a giocare su terreni pesanti come è stato oggi il Tomei. «L'Aquila -ha detto il mister - è una grossa squadra e non merita affatto l'ultimo posto della classifica. Ho sempre affermato che i miei uomini oltre che con le forze tecniche giocano anche con il cuore e lo si è visto oggi chiaramente contro la compagine abruzzese». G.M.

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