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Basket Sabato ha abbattuto il muro dei diecimila punti realizzati. Ora vuole vincere con Roma

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Myers, il Jordan made in Italy

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Perchè lui è fatto così. Superati sabato scorso i 10.000 a 56" dal termine del primo quarto della sfida contro Messina, Carlton Myers ha già guardato oltre. «Francamente fino a quando voi giornalisti non me ne avete parlato io non ho mai pensato a questo record. Aver superato i 10.000 è una bella cosa ma sono solo numeri. E nello sport contano più le vittorie». Pragmatico, ma con un pizzico di verità. Come quando ha preso tempo per un giudizio definitivo sull'attuale Virtus Roma. «Fra un mese dirò il mio pensiero su come potrà evolvere questa stagione. Per ora dico solamente che è il caso di stringerci attorno a Griffith. Lui ha bisogno di noi e noi abbiamo bisogno di lui. Ed al pubblico che lo ha fischiato dico solo una cosa. Non è questa la strada da percorrere per fare il bene della squadra. Come c'è stato tanto calore attorno a me, per festeggiare il record, ora vorrei che ce ne fosse altrettanto attorno a lui. È un grande campione, dobbiamo recuperarlo». Roma lo ha ormai adottato. «Ringrazio tutta la gente che mi ha fatto sentire forte il suo calore. C'erano 2.500 persone in piene festività, di sabato sera, contro Messina. Questo conta tanto, per me e la squadra. Sentire il calore della gente ci aiuta. Per questo anche io sono d'accordo che le partite di minor richiamo vengano giocate a Viale Tiziano. Almeno il contatto tra noi ed i tifosi può diventare un'arma in più». Tra i tanti presenti alla serata del record anche il sindaco. «Carlton - ha detto Veltroni - è un grandissimo campione cui i tifosi e la città hanno tributato il giusto omaggio. Lui è portatore di grandi valori umani e sportivi. Chi la serata di Myers l'ha vissuta in maniera strana è stato Piero Bucchi. «Ero teso per la partita e così a quattro secondi dalla fine, quando Alexander è andato in lunetta per due tiri liberi ad incontro ormai decisivo, non l'ho cambiato per la standing-ovation. Mi dispiace veramente. Ma posso farmi perdonare ricordando a Carlton che gli porto fortuna. Ero in panchina come suo vice-alleatore quando segnò 87 punti con la casacca di Rimini contro Udine. Spero di essergli al fianco anche per altri successi». E come Bucchi altri due giocatori, oggi compagni di Myers nella Virtus Roma, erano presenti anche la sera in cui Carlton devastò la retina friulana nel febbraio del 1995. 147-99 per la Teamsystem Rimini, con l'allora giovanissimo Righetti a roteare l'asciugamano ogni volta che l'illustre compagno centrava il canestro e Roberto Cipolat, autore di 23 punti, nella squadra avversaria. Da allora ad oggi Myers ha raccolto bottini eccezionali e vittorie nei club come in Nazionale. «Sono stato fiero di aver vestito la maglia azzurra. Ma per Atene, state tranquilli, Recalcati farà bene a portare chi ha guadagnato la qualificazione. Certo agli Europei di Belgrado del 2005 vorrei esserci. Quello è un pubblico competente. Sa apprezzare i campioni».

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