Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Mihajlovic: «Più cattiveria sotto porta»

default_image

  • a
  • a
  • a

E poi ci sono le grandi che scappano, i rimpianti di quello che poteva essere e non è stato e un gol che non c'è. A lanciarlo il grido d'allarme è Mihajlovic, leader riconosciuto del gruppo, la continuità tra la Lazio che alzava le Coppe e quella del dopo-Eriksson. Oltre all'errore di Puglisi, insomma, il serbo scorge un problema più ingombrante. «La verità è che non facciamo gol: non siamo cattivi sotto porta. Purtroppo il gol ce lo devi avere nel sangue. A Milano abbiamo avuto tre occasioni e non siamo riusciti a buttarla dentro: dobbiamo prendercela anche con noi stessi e non solo con l'arbitro. Per 70 minuti abbiamo dominato il Milan, abbiamo sofferto solo dopo la rete di Pirlo. Le altri grandi hanno un attaccante da 20 gol a stagione e, in questo momento, subiscono anche meno di noi. Stiamo prendendo troppe reti, anche per mancanza di concentrazione. Non voglio crocifiggere i nostri attaccanti, che pressano molto. E poi aspettiamo Muzzi, che fino a oggi ha potuto giocare poco e niente. Il centrocampo? E' il motore della squadra, l'anno scorso ci aiutava anche in fase realizzativa ma sono sicuro che presto ci sbloccheremo». Da un serbo all'altro, ecco Stankovic. Che pensa solo al Chelsea. «Non penso più alla rete annullata, ora voglio battere la squadra di Ranieri. Se domani sera si riuscisse a vincere avremmo la qualificazione in tasca. Loro devono ancora trovare i giusti equilibri, noi invece, anche a Milano, abbiamo fatto la partita per un'ora». Simone Inzaghi, infine, cerca di scorgere la via d'uscita per dimenticare la sconfitta con il Diavolo. Il bomber chiede una scossa, un qualcosa che accenda la Lazio. «Ci serve una vittoria importante in questo momento, ne abbiamo bisogno. Non è una questione di entusiasmo ma siamo un po' sotto tono. I gol? Non arrivano sempre dagli attaccanti, è un periodo però che gira male. L'ultima volta che ho giocato allo Stamford Bridge siamo riusciti a ottenere una vittoria. Segnai il gol dell'1-1, un'emozione che mi piacerebbe rivivere». E Mancini sembra intenzionato a ripartire proprio da lui. Domani sarà turn-over. Ieri pomeriggio arrivo a Londra e allenamento a Westminster. Couto è rientrato a Roma insieme al dott. Affinito: per lui una settimana di stop dopo il trauma cervicale di domenica. Niente Chelsea e niente Bologna. Stankovic non si è allenato a titolo precauzionale, dopo l'affaticamento muscolare che l'aveva tenuto fermo la scorsa settimana. Mancini scioglierà quindi le riserve sulla formazione solo nelle prossime ore: in difesa previsto il rilancio di Oddo dal primo minuto con Stam al centro, al fianco di Mihajlovic. Conceiçao potrebbe essere la sorpresa a centrocampo, Zauri il jolly. In attacco probabile rilancio di Inzaghi come titolare. Oggi sono attesi anche circa mille tifosi: allo Stamford Bridge, dove si legittimerà il gemellaggio tra le Curve, saranno oltre 3 mila i sostenitori biancocelesti. Che proveranno a spingere la Lazio verso il successo. La sfida sarà diretta dal norvegese Hauge. Fab. Mar.

Dai blog