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di LUCA COLANTONI SEI settimane di stop.

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Ieri pomeriggio l'attaccante si è recato a Villa Stuart, nella clinica di fiducia giallorossa, dove è stato sottoposto ad una risonanza magnetica che ha evidenziato una «lesione intramuscolare medio prossimale alle fibre superficiali e la lesione medio superficiale al muscolo retto femorale destro con conseguente ematoma intramuscolare». Una diagnosi più da enciclopedia medica, ma che tradotta significa che il giocatore dovrà stare fermo almeno fino alla trasferta di Bologna del prossimo 23 novembre e pensare che la partita precedente è proprio quel derby tanto caro a Delvecchio. Ma il rischio di non poter avere a disposizione l'attaccante per la stracittadina, sembra essere l'ultimo problema per Fabio Capello che dovrà cominciare a pensare ai prossimi impegni con gli uomini contati in attacco: Delvecchio out, Carew è ancora alle prese con un fastidio al ginocchio, D'Agostino è stato toccato duro alla caviglia in Under 21 e Montella ha recuperato da poco. Tutto questo con alle porte un ritorno di Coppa Uefa da giocare a Skopje contro il Vardar ed un cliente scomodo come il Parma in arrivo all'Olimpico domenica prossima. Se poi si aggiunge un Panucci fermato da una caviglia capricciosa, Sartor con una lesione ai flessori, Candela che ha testato le condizioni solo ieri giocando con la Primavera ed un Tommasi alle prese con un infortunio infinito al piede, il quadro è di quelli terrificanti per un allenatore, chiamato a questo punto, e di fretta in furia, a gestire un sempre antipatico turn-over forzato. Con la fortuna di aver trovato nel proprio repertorio una vasta gamma di soluzioni e alternative. Candela con la Primavera Nonostante la sosta, per i giallorossi è stata una giornata di lavoro. Al mattino la squadra, senza i nazionali, ha sostenuto un allenamento a porte chiuse, una sgambata per mantenere costante la condizione. Lavoro particolare, invece, per Candela e Lupatelli. I due, nel pomeriggio sono scesi in campo con la squadra Primavera impegnata contro l'Avellino per un gara valida per il campionato di categoria. Per la cronaca, i giallorossi si sono imposti per tre reti a zero con Lupatelli praticamente inoperoso, padrone della sua area ed autore di un paio di buone uscite. Il francese si è mosso abbasatanza bene, spesso ha fatto valere la sua prestanza fisica contro dei ragazzi di diciotto anni ed è andato anche vicino al gol su calcio di punizione. «Sto bene - ha detto Candela a fine gara - questi ragazzi sono più freschi del sottoscritto, ma sono riuscito a giocare tutti i novanta minuti. Il ginocchio va sempre meglio e mi sento pronto per giocare anche a Skopje, anzi dovrei proprio esserci. È la prima volta in carriera che mi capita un infortunio così lungo. I medici mi hanno detto che per far scomparire definitivamente il dolore ci vorranno ancora un paio di mesi, ma al momento sono pronto a rientrare e anche in grado di giocare». Caso-fidejussioni: la Roma ha depositato la documentazione sulle fidejussioni il 25 luglio, entro i termini previsti per l'iscrizione al campionato: se risultano ritardi la colpa è «di chi doveva esercitare il controllo». A dirlo è il legale della società giallorossa, Antonio Conte.

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