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La Lazio prende Muzzi. Sfuma Solari

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Il bomber di Morena corona un sogno infinito: vestire la maglia della sua squadra del cuore. Mancini ne corona un altro: avere in organico una punta, la quarta, necessità inderogabile, e insieme l'uomo capace di dirimere le pratiche più intricate in zona-gol. L'obiettivo-Muzzi, 103 presenze e 39 gol in maglia bianconera, s'è materializzato al termine d'un pomeriggio frenetico, iniziato all'inseguimento di Chevanton e culminato con l'acquisto del bomber romano. Ci ha pensato Baraldi a chiudere l'operazione, direttamente con Pozzo: 3,2 milioni circa dilazionati in tre anni (1,2 nella prima stagione, gli ultimi 2 divisi tra 2004-2005 e 2005-2006), con 2,2 milioni complessivi al giocatore per tre anni di contratto. Fumata bianca. La Lazio ha trovato la punta. Ore 17.15, il primo tassello è stato incastonato. In principio, come detto, era stato Chevanton. Obiettivo impossibile per le richieste impossibili avanzate dal Lecce che per l'uruguaiano non scendeva dagli 8 milioni. E allora virata immediata su Udine, non ripiego, perché Muzzi era comunque una prima scelta. Forse la prima se l'Udinese non fosse stata protagonista con i biancocelesti del valzer-Pizarro, Jorgensen e Pizarro. Muzzi, quindi, ma niente Solari. La trattativa col Real s'è protratta fino alle 20, poi la fumata nera. «Trattativa chiusa», ha sentenziato l'amministratore delegato Luca Baraldi. Che in mattinata aveva raggiunto l'intesa di massima col giocatore: triennale da 2 milioni circa a stagione. Il Real però non ha accettato la formula del prestito, insistendo sul prestito con diritto di riscatto già fissato (e destinato a oscillare sui 5 milioni) che sulla cessione a titolo definitivo. Condizione comunque respinta dalla Lazio, per lo scarto sostanziale sulla cifra da versare alle merengues. Il mercato in entrata è virtualmente chiuso, salvo improvvisi ritorni di fiamma dell'ultim'ora: in uscita, invece, s'è concretizzato il passaggio di Manfredini in prestito (annuale) alla Fiorentina. Ancora da sciogliere il rebus-Baggio (il Blackburn ha fatto un passo indietro, rispunta il Tottenham), mentre il Napoli ci riprova per Colonnese. Oggi la verità. La nota stonata della giornata è rappresentata dal passaggio, a titolo definitivo, del giovane paraguaiano Rivaldo al Venezia. Il talento ammirato nell'esordio romano contro il Chelsea al Flaminio è stato tesserato dai lagunari, che hanno trattato direttamente con la società d'appartenenza (l'Assuncion). Mancini non ha gradito: Rivaldo era la sua scommessa per il futuro. Fumata grigia, infine, per lo sponsor: si tratta ormai su binari separati. La prima in casa con il Lecce sarà quindi all'insegna della maglia bianca, salvo improbabili ribaltoni dell'ultimo momento. Campionato con un partner, Champions League e Coppa Italia con un altro supporto sinergico. Trattative febbrili anche ieri ma senza sviluppi concreti. In rampa di lancio rimangono anche alcuni marchi italiani. Dalla doppia operazione la società vuole ricavare circa 5 milioni (3 per il campionato, 2 per la Champions).

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