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di TIZIANO CARMELLINI MARASMA Sensi.

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L'obiettivo è ancora Fabio Capello, mai come ora ospite indesiderato all'interno delle mura di Trigoria. Poi il mercato: il numero uno giallorosso liquida Delvecchio e annuncia l'acquisto, già fatto, del brasiliano Lucio dal Bayer Leverkusen. Montella? Resta, come Totti, Cassano, Samuel ed Emerson. Poi, un paio d'ore e puntuali le smentite, forse spinte anche dalla richiesta di chiarimenti Consob. Sensi torna sui suoi passi e la butta su «sarcasmo e paradosso», con un comunicato affidato alle agenzie che lascia tutti con un palmo di naso: ma il danno era già fatto. Il pomeriggio «afoso» inzia quando Sensi lascia l'assemblea dell'Unione petrolifera a ai microfoni dei cronisti spara a zero sul tecnico friulano. «Capello va al Real? Magari, farei un salto mortale». Poi spiega: «Capello è un personaggio atipico, mi ha fregato quando gli ho rinnovato i due anni in più, poi se il prossimo continua a far finta di non capire gli do' sei miliardi e lo mando via... e al suo posto prendo Mazzone». Segnale forte e chiaro per il tecnico «blindato» dal solito contratto milionario. Capello fa spallucce, incassa e dalla sua casa di Marbella dove sta trascorrendo con la famiglia un periodo di vacanza, si chiude dietro un secco «no comment». Il tecnico si è informato dai suoi legali se fosse il caso di agire contro il «suo» presidente, ma la cosa molto probabilmente finirà così. Sarà dunque un altro anno da separati in casa quello che aspetta il tecnico giallorosso. Sensi è stato chiaro e la porta chiusa a Madrid da Queiroz non lascia scelta al friulano. Quindi Sensi passa al piano per il futuro con tanto di campagna acquisti. «Capitalia voleva entrare nella Roma con il 5%», dice il numero uno giallososso, ma la notizia viene smentita subito dopo da Geronzi. «Ho comprato Lucio — annuncia tradendo la trattativa segreta messa in piedi dal povero Baldini —, Dacourt, Mancini e ora mi manca un centravanti nazionale che dovrò acquistare». Come dire, io sono uno che mantiene le promesse. «Montella, Totti e Cassano — continua il numero uno giallorosso — resteranno, mentre forse andrà via Delvecchio perché non mi serve. Se rimane con noi sarà uno in più». E qui il presidente scopre il secondo passo della trattativa aperta con il Bayer Leverkusen, che vedrebbe come contropartita tecnica proprio Delvecchio. Fin qui veleno su tutti, poi il comunicato attorno alle 17, che «rientra» su tutto il fronte. Già, perché se per le dichiarazioni contro Capello è solo una questione di stile e Sensi se la cava con un messaggio di «conferma per i prossimi due anni», per l'acquisto di Lucio entra in ballo la Consob. Non si possono fare dichiarazioni di questo tipo quando sei alla guida di una società quotata in borsa. Arriva così la richiesta di spiegazioni dall'organo di controllo delle società quotate e, subito dopo, il comunicato. «Erano battute paradossali e sarcastiche» e tra le righe il numero uno giallorosso conferma l'acquisto imminente del brasiliano del Leverkusen. «Quando i discorsi inerenti al mercato vengono affrontati da altri soggetti — spiega nel dettaglio la nota — e mi sembra che ultimamente ne abbiamo avuto più di un esempio, generalmente vengono sminuiti, al contrario di quanto accade nei confronti della mia persona. Questo conferma ancora una volta come ogni mia dichiarazione, anche sarcastica e volutamente paradossale, susciti l'immediato interesse di tutto il mondo mediatico». L'ultima tegola che arriva sulla testa del numero uno giallorosso si stacca dall'interno dello spogliatoio. Tommasi, come rappresentante della squadra, ha avvertito la società che se entro il 30 giugno non verranno saldati gli arretrati, i giocatori metteranno in mora la società. Sensi non sembra averla presa benissimo, ma si è impegnato a saldare tutto.

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