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di MASSIMO CICERCHIA KRANJ — Cominciano i Campionati Europei.

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Questa sera alle 19 c'è l'esordio con la Grecia dell'ex-ct Alessandro Campagna. Le due squadre alloggiano nello stesso hotel e ieri, come previsto dal programma, si sono allenate nella stessa piscina. Difficile capire gli umori dei giocatori che non lasciano trasparire alcuna emozione, tanto sono concentrati. Gli azzurri, quanto gli ellenici. E i due allenatori? Tra di loro c'è la stima e l'amicizia di sempre, la sera dell'arrivo a Kranj Campagna si è intrattenuto a parlare con lo staff azzurro e nessuno ha mostrato imbarazzo. Ma la gara la sentono tutti, anche se riescono a nascondere bene le loro emozioni. Uno che di vigilie come queste ne ha vissute tante è il capitano della Nazionale Carlo Silipo. «Per noi è una partita importante ma non decisiva. Importante per capire le nostre attuali condizioni fisiche e vedere dove possiamo arrivare. La Grecia è una squadra in crescita, con giovani interessanti, che negli ultimi anni ha investito molto. È migliorata sotto l'aspetto tecnico e tattico. Sapere che sull'altra panchina c'è Campagna non ci condiziona, al contrario è uno stimolo in più per fare bella figura anche davanti al nostro vecchio allenatore. Noi giochiamo contro la Grecia, non contro Campagna». Chi invece ha una gran voglia di riscatto è Marco Gerini: messo fuori squadra da Rudic con la promessa che sarebbe rientrato presto, è stato prima illuso e poi ignorato da Campagna. Adesso che è stato richiamato da De Crescenzo, dopo una stagione ad alti livelli, dove ha vinto scudetto e Coppa Len, ha un motivo in più per voler vincere questa partita. Con l'arrivo di De Crescenzo alla guida dell'Italia sono cambiate alcune cose, soprattutto sotto l'aspetto umano. Silipo, che lo ha avuto per molti anni come allenatore al Posillipo, ne conosce pregi e defetti. «Con lui si lavora tanto ma sempre con grande armonia. I raduni pesano di meno».

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