Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Nello spareggio per il secondo posto i giallorossi cercano l'impresa: vincere e ribaltare il -17 subito all'andata Ospiti privi del play Mc Cullough

default_image

  • a
  • a
  • a

Questa mattina i botteghini del Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano saranno aperti dalle dieci per mettere in vendita l'ultima manciata di preziosi tagliandi non ancora in mano ai supporters di Myers e compagni e quindi dalle 16,45 sarà bolgia infernale per cercare di spingere la squadra verso una missione difficilissima. Infatti la squadra brianzola fa della solidità la sua forza ed in questa stagione ha confermato tutto il buono messo in mostra già nell'anno precedente. La perdita fino al termine della stagione del folletto Jerry Mc Cullough le creerà però qualche problema per le grandi doti di leadership che il regista aveva fin qui mostrato. Le stelle sono Thornton e Hines, due giocatori capaci di raccogliere spesso cospicui bottini. A rafforzare la batteria dei lunghi, dove la parte del leone la fa spesso il riccioluto Shaun Stonerook, è stato chiamato il pivot belga Yves Doupont. Roma si presenterà alla sfida conscia di quanto difficile sia, dopo l'inaspettato ko a Livorno, rifilare a Cantù l'ampio scarto che servirebbe per compiere l'impresa. Ma cercherà, lo ha detto in settimana Bucchi, comunque con tenacia la vittoria. Per congedarsi, nell'ultima della regular season di fronte ai propri tifosi, nel migliore dei modi. C'è curiosità per vedere come Parker reagirà alla prima stecca stagionale (l'1/12 da due punti di Livorno grida ancora vendetta) e se la squadra sarà pronta ad assecondare la voglia di primeggiare di Carlton Myers. Già, perchè voci maligne sussurravano che il numero 10, una volta firmato il nuovo contratto biennale con la Virtus, si sarebbe accontentato dell'ordinaria amministrazione. Vizio tutto romano questo di ricoprire di dubbi i propri campioni. A Livorno, quando la Virtus ha lasciato per strada molte possibilità di restare agganciata alla seconda piazza, Myers è stato il migliore cercando di scuotere gli assopiti compagni. Ma questo è il dna dei fuoriclasse, anche se qualcuno fatica ad ammetterlo.

Dai blog