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Pascal Vicedomini: "Il mio Paradise successo di qualità"

Marco Zonetti
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Venti puntate, quattro band, 40 ballerini, una miriade di ospiti illustri, fra artisti, politici, ministri, intellettuali, giornalisti, tantissimi giovani talenti. No, non è uno show americano, bensì il late night show ideato e condotto da Pascal Vicedomini, «Paradise».

La quarta stagione è stata un successo crescente...
«Sono molto stanco ma felice di aver portato a termine un programma di qualità molto apprezzato dalla gente, dagli addetti ai lavori e dagli sponsor. Frutto di tanti annidi duro lavoro e di attenta ricerca su quello che può essere l'intrattenimento alternativo all'invasione dei format internazionali, dei game show e dei reality che sembrano diventati l'unico strumento per dare un po' di svago agli spettatori.»

La sua formazione internazionale deve averla senz’altro aiutata nella realizzazione del programma...
«Decisamente, assieme agli insegnamenti avuti da maestri televisivi come Giovanni Minoli e Gianni Minà. Ma ci ho messo anche molto della mia personalità, cercando sempre di offrire divertimento e insieme grandi contenuti.»

Tajani, Abodi, Gomez, Erri De Luca, Marrazzo, Buttafuoco, Avati, Musumeci, Urso, Morelli, Borgonzoni, Mollicone, Molinari, Minzolini, sono solo alcuni dei tantissimi ospiti che ha avuto in trasmissione. Qual è il suo approccio nei confronti di personalità tanto distinte?

«Il garbo e il rispetto prima di tutto. Ho avuto in trasmissione un vicepremier, tre ministri, diversi sottosegretari, il presidente della commissione Cultura della Camera, il gotha del giornalismo italiano, e tutto ciò mi ha dato grande responsabilità nel racconto della vita di giorni naturalmente affrontata in chiave leggera ma mai superficiale.»

Momenti particolarmente significativi nel corso della stagione?
«La morte di Papa Francesco, il racconto dell'arrivo di papa Leone, l’attacco dell'Iran a Israele.»

Confrontandola con le precedenti, l’attuale edizione pareva- se possibile- ulteriormente perfezionata, ancora più glam di prima.
«La svolta si deve alla disponibilità di Daniele Taddei, presidente degli studios ex De Paolis, che ci ha fatti sentire a casa facilitando ogni genere di ripresa. Devo ringraziare anche gli sponsor (Intesa Sanpaolo, Givova, Riflessi, Forbes Italia ECampus) che hanno permesso alla Raidi non sborsare un euro essendo un formato in branded content. Ovviamente sono grato alla Rai, in primis a Williams Di Liberatore, direttore dell'Intrattenimento Prime Time, vicino a me in ogni momento. Ringrazio anche il suo predecessore Marcello Ciannamea, e ovviamente Stefano Coletta.»

Molti spettatori chiedono l’anticipazione dell’orario di messa in onda...
«Non appena ha potuto la Rai ci ha anticipati, compatibilmente con i palinsesti. Si può fare di meglio. Visto il riscontro, il programma c'è, occorre adesso crederci un po’ di più. Ciò detto, sono più che soddisfatto e ringrazio l’azienda per il sostegno e il pubblico per l’affetto.»

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