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Raffaella Carrà, se la Rai perde l'occasione di raccontare il suo mito

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Marida Caterini
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Non sarà la tv generalista a portare sullo schermo la vita pubblica, e soprattutto professionale, di Raffaella Carrà, una delle star italiane più note e amate a livello internazionale. Non sarà la Rai ad omaggiare una artista che ha venduto in tutto il mondo 60 milioni di dischi ed è stata la regina incontrastata del piccolo schermo, in particolare negli anni 80 e 90. La prima miniserie dedicata a Raffaella Carrà è prevista sulla piattaforma Disney+ nel prossimo anno. Ha per titolo semplicemente «Raffa», nomignolo con il quale era affettuosamente chiamata da tutti i suoi ammiratori, la docuserie che porterà sugli schermi di Disney+ la vita pubblica e privata dell'artista scomparsa lo scorso 5 luglio 2021 e mai dimenticata. Al contrario, con il trascorrere del tempo e con il continuo degrado dei palinsesti televisivi, si sente, sempre maggiormente, l'assenza di Raffaella Carrà che ha sempre proposto una tv elegante, rispettosa del pubblico, mai volgare, riuscendo a realizzare un intrattenimento di alta qualità.

La miniserie della piattaforma Disney+, le cui riprese sono già iniziate da alcuni giorni, è composta da tre episodi della durata di un'ora ciascuno, ed hanno come regista Daniele Lucchetti. La sceneggiatura è scritta da Cristiana Farina, Salvo Guercio e Carlo Altinier. A loro si è unita Barbara Boncompagni, figlia di Gianni che ben conosceva la Carrà ed ha potuto fornire un contributo essenziale per la realizzazione del prodotto.

Nel corso della docuserie viene ripercorsa anche la vita privata della Carrà. Si parte dalla sua infanzia trascorsa in Romagna, terra alla quale è stata sempre particolarmente legata. Una infanzia segnata dall'abbandono del padre. E si continua a documentare la crescita artistica che si è nutrita anche di gossip e flirt da copertina, come quello attribuitole con Frank Sinatra. Vedremo Raffa alle sue prime timide apparizioni nel mondo dello spettacolo, la seguiremo in tutti i suoi grandi successi ed in qualche piccolo insuccesso che pure è presente. Una carriera che si è svolta in maniera predominante sugli schermi Rai e di cui si ricordano infiniti programmi come protagonista.

Uno, in particolare, «Carramba che sorpresa», che ha segnato una svolta nel modo di realizzare l'intrattenimento made in Italy ed è stato copiato e ricopiato in maniera quasi ossessiva da moltissimi programmi di intrattenimento. Ed è per questo che i suoi fan, forse, si aspettavano che l'omaggio reso alla sua lunga carriera ed alla sua vita privata venisse proposto da una tv generalista più accessibile al grande pubblico. Quella tv generalista che lei aveva frequentato ed amato per oltre 50 anni e che l'ha consegnata all'immaginario collettivo televisivo come un'icona difficilmente eguagliabile. «Raffa» è prodotta da Gabriele Immirzi e Alessandro De Rita per Fremantle Italia in collaborazione con Fremantle Spagna.

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