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Eurovision Song Contest 2022, tutto sulla prima semifinale. Mahmood-Blanco e il "derby" con Achille Lauro

Alice Antico
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L’8 maggio la Reggia di Venaria, patrimonio Unesco ed uno dei simboli della storia di Torino, ha accolto con un "Turquoise Carpet" a forma di L le 40 delegazioni che parteciperanno all'Eurovision Song Contest 2022. Nel suddetto scenario si è svolta la cerimonia di apertura della 66esima edizione dello show musicale: una sfilata ha portato gli artisti ed i loro accompagnatori all'interno della Galleria Grande della Reggia, dove sono stati accolti dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dal Sindaco di Torino Stefano Lorusso, dall'Executive Supervisor dell'Eurovision Song Contest 2022 Martin Osterdahl e dagli Executive Producers.

È stato inaugurato anche l'Eurovision Village, l'area concerti ed eventi al Parco del Valentino, che accompagnerà l'Eurovision Song Contest. "Inizia una grande festa per la città", ha detto il sindaco Stefano Lo Russo. “Facciamo il tifo per Mahmood e Blanco - ha aggiunto – “e nel caso vincessero ci autocandidiamo per il prossimo anno". 

Questa sera, martedì 10 maggio, prenderà ufficialmente il via l'Eurovision Song Contest che, dopo 31 anni, torna in Italia grazie alla vittoria dei Måneskin nella scorsa edizione. Le regole per partecipare sono semplici: ad esempio, i Paesi partecipanti non sono costretti a presentare un proprio cittadino come concorrente in gara, anche se è tradizione farlo. L'italiano Achille Lauro, infatti, in questa edizione 2022 rappresenterà la Repubblica di San Marino.

Coinvolgendo molti Paesi diversi tra loro, alcuni dei quali addirittura in conflitto, l’evento è stato anche influenzato dalla geopolitica nel corso degli anni. L'ultimo caso riguarda l'esclusione della Russia che, in seguito all'invasione dell'Ucraina, è stata squalificata dalla competizione dalla EBU, l'Unione europea di radiodiffusione che organizza l'evento. L’Ucraina, dal suo canto, ha invece deciso di partecipare allo show musicale. Inizialmente si pensava che i partecipanti, i Kalush Orchestra, potessero solamente mandare un video della loro performance, non potendo lasciare in alcun modo il loro Paese per via della guerra. Ma la band ha dichiarato che sarà presente all’evento, in quanto ha ottenuto l’esenzione dalla propria patria.

La scelta appare giustificabile: sono in ginocchio, ma continuano a partecipare mandando un messaggio di speranza. Tra i vari partecipanti di questa edizione, proprio l’Ucraina è tra le favorite per la vittoria finale. È intuibile che ci sia un occhio di riguardo per loro, da un punto di vista empatico. Ma allo stesso tempo, la canzone “Stefania” incuriosisce e spicca per la sua originalità. Secondo le quote, anche l’Italia è in lizza per la vittoria finale: difficile che si riesca a vincere per due edizioni consecutive, anche se “Brividi”, con i suoi due interpreti Blanco e Mahmood, rispecchia alla perfezione i canoni dell’evento. 
 

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