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Il pugno di Will Smith agli Oscar e i buoni di sinistra e i cattivi di destra

Arnaldo Magro
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È la notte degli Oscar che più di tutte ricorderemo. Anche perché è bastata lei sola, per farci riscoprire l'atavica dicotomia. Per ricordarci che di geopolitica gli italiani, poco vi hanno sempre capito. Ancor meno, sembrano ora competenti sul conflitto ucraino. Lo schiaffo di Smith ha catalizzato invece TUTTE le trasmissioni tivù e tranciato in due il Paese. Tra i buoni ed i cattivi. Tra pacifisti e guerrafondai. Tra la sinistra e la destra. Se a violenza verbale pensate sia d'uopo soprassedere, tirate un sospiro di sollievo. Siete tra i buoni. Siete quella parte irreprensibile e magnanima del Paese. Siete la sinistra. «Perché con la violenza, puoi uccidere un uomo» sostiene un famoso attore genovese su Twitter.

 

 

Per onor di cronaca, ricordiamo al lettore che il comico Chris Rock, in seguito allo schiaffo, non è morto e sta decisamente bene. Se siete invece tra coloro che non giudicano ma provano a comprendere la reazione dell'attore, siete nel torto. Nell'errore. Siete nella migliore delle ipotesi di destra. Nella peggiore, siete addirittura dei fascisti. Tout court. A sostenerlo sempre il solito attore di cui sopra, più centinaia di seguaci osannanti. Se stare a destra o sinistra è scelta personale del lettore. Forse però, l'indirizzo politico, davvero poco vi entra in tutta questa vicenda. Per dirla alla Smith: «L'amore talvolta, fa fare anche cose sbagliate». Prima di giudicare gli altri, bisognerebbe forse assicurarsi, di essere davvero un esempio.

 

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