palpeggiamenti e proposte spinte

Joe Bastianich travolto dallo scandalo sulle molestie sessuali: maxi-risarcimento dal giudice di Masterchef

Joe Bastianich, ex giudice di Masterchef Italia, e il suo ex socio, lo chef Mario Batali, pagheranno 600 mila dollari di risarcimento in accordo con la procura generale di New York per chiudere un’inchiesta su episodi di molestie sessuali avvenute nei ristoranti di cui i due erano insieme proprietari. È la cifra destinata a una ventina di ex dipendenti, molti dei quali lavoravano nel Greenwich Village: un’inchiesta ha stabilito che in tre famosi ristoranti di Manhattan, il ‘Babbo’, il ‘Lupa Osteria Romana’ e ‘Del Posto’, Batali e Bastianich avevano lasciato che si diffondesse un clima avvelenato da molestie sessuali e «condotte inappropriate». 

 

  

 

«La fama e la celebrità - ha dichiarato il procuratore generale, Letitia James - non esonerano nessuno dal seguire la legge. Le molestie sessuali sono inaccettabili per chiunque e ovunque. Batali e Bastianich hanno permesso un ambiente di lavoro intollerabile e comportamenti vergognosi». «Ogni individuo - ha aggiunto - ha diritto a lavorare in un ambiente sano, e l’accordo di oggi segna un passo avanti nel ristabilire questo principio». Il risarcimento sancisce la fine di quattro anni di inchieste che avevano accertato la diffusione di atteggiamenti scorretti nel posto di lavoro: proposte spinte, palpeggiamenti non richiesti, commenti espliciti da parte di manager e dipendenti. 

 

 

Una ex cameriera ha raccontato che quando aveva segnalato di essere stata vittima di molestie al ‘Del Posto’, i manager l’avevano trattata come se «fosse stata lei a volerlo». «Consideravano il subire proposte esplicite o molestie - ha raccontato - come un rito di passaggio». In un episodio, Batali aveva preso la mano di una cameriera che lo stava servendo e l’aveva portata verso i propri genitali. In un altro, Batali aveva voluto mostrare a un cameriere di «Lupa» un video porno. Nel 2017 lo chef si è ritirato dall’attività dopo le accuse di quattro donne che avevano parlato di «palpeggiamenti inappropriati». E ora l’accordo per il maxi-risarcimento danni.