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Wanda Nara denunciata dal Codacons: uso improprio delle figlie su Instagram

Giada Oricchio
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Wanda Nara denunciata dal Codacons per uso “improprio” delle figlie di 5 e 3 anni, Francesca e Isabella Icardi. La moglie di Mauro Icardi, ex Inter oggi in forza al PSG, sta facendo milioni di visualizzazioni su Instagram con i tutorial di makeup e cucina delle piccole Francesca e Isabella (in un video la più piccola di casa dice di “voler diventare famosa come la sorella”).

In particolare, il video in cui la bellissima Francesca mostra come si deve “pintare” il viso con la linea di cosmetici prodotti dalla mamma, ha ricevuto oltre 5 milioni di views in un giorno. Un numero impressionante che ha spinto Wanda a postare una clip di ringraziamento da parte di Francesca Icardi.

Instagram è pieno di influencer che, in maniera più o meno subliminale, usano i figli per sponsorizzare qualcosa, ma il Codacons ha deciso di mettere nel mirino (dopo Fedez e Chiara Ferragni) l’ex opinionista del Grande Fratello Vip 4. Nella nota del Codacons presentata al Garante della privacy e a quello per la Tutela dell’infanzia, anticipata dall’Adnkronos, si legge: “Sulla pagina Instagram di Wanda Nara sono state diffuse foto in cui bambini vengono utilizzati per pubblicizzare un brand (lo stesso usato dalla nota influencer) con pose e atteggiamenti idonei a ledere l'immagine del minore ed il sentimento dei minori che vedono tali foto. La diffusione di tali immagini è assolutamente pericolosa, in quanto con esse si veicola l’identità e l’intimità di un bambino in tenera età e lo si fa attribuendo ad un viso di bambina il corpo di una donna. Al di là di ciò che può essere un gioco, la consapevolezza di utilizzare in siffatto modo l’immagine del bimbo/bimba si aggrava laddove chi fa tale uso si serve della propria notorietà e si rivolge ad una vasta gamma di soggetti dei quali non è in grado di conoscere e controllare il livello di affidabilità”.

L’associazione a tutela dei consumatori prosegue: “Si tratta, invero, di una pericolosa tendenza, che sta assumendo contorni sempre più rilevanti e che si innesta nel problema di più ampio respiro dell’uso sconsiderato della rete, in cui, accanto ad una indiscussa facilitazione della comunicazione globale, della circolazione di idee e della diffusione di informazioni, si staglia imponente il fenomeno del concreto rischio di danni a quell’enorme platea di minori che quotidianamente gravita, più o meno consapevolmente, intorno al web e alle sue immagini".

Nell’esposto contro la showgirl e imprenditrice argentina, il Codacons cita tutta una serie di articoli del codice civile, della Convenzione di New York del 1989 e delle Regole di Pechino che Wanda Nara avrebbe violato e conclude così: “Per tali motivi il Codacons ha chiesto a Instagram e Facebook la sospensione o cancellazione di tutti quei post in cui Wanda Nara pubblica immagini idonee a ledere i diritti dei minori e chiede di voler verificare la liceità delle pubblicazioni delle immagini sui profili social e, nel caso in cui siano riscontrate violazioni della normativa vigente in materia, di assumere ogni opportuno provvedimento".

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