Il liceo Augusto è stufo dell'occupazione pro-Pal. Raccolta firme per riprendere le lezioni
L'ultimo istituto a chiudere i cancelli alle lezioni è il liceo classico Augusto a Ponte Lungo, occupato la notte del 7 ottobre da un centinaio di studenti. Proprio qui è esplosa un'iniziativa "controcorrente": la petizione «La scuola si vive, non si occupa» pubblicata sul sito Internet Change.org. In meno di ventiquattr'ore ha già raccolto centinaia di firme in meno tra chi si oppone all'occupazione, lanciando un messaggio chiaro a presidi, Comune e Regione. "La scuola appartiene a tutti: a chi vuole manifestare, ma anche e soprattutto a chi vuole continuare a studiare, a imparare e vivere in modo sereno e rispettoso", si legge nell'appello.
La petizione lamenta la perdita di ore preziose a causa dell'occupazione messa in atto da pochi a danno di molti, le gite annullate, la messa in discussione del rapporto di fiducia tra docenti e studenti e chiede dunque la riapertura della scuola con il ritorno alle regolari lezioni e l'avvio di un canale di comunicazione tra docenti, studenti e genitori dove tutti possano trovare spazio. L'ondata di occupazioni, anche perché fortemente ancorata alle proteste pro-Pal, fanno notare i firmatari, rischia di creare una frattura fra gli studenti stessi: da una parte chi vorrebbe studiare in classe, dall'altra chi usa l'edificio come megafono politico.
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