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Sciopero generale, due cortei e domenica ecologica: weekend da incubo

Antonio Sbraga
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Si annuncia un fine settimana da "fine pena mai" per i romani, in una capitale paralizzata dal combinato disposto di scioperi, manifestazioni, cantieri e, dulcis in fundo, la domenica ecologica. La tre-giorni di blocchi e rallentamenti inizierà già oggi di primo mattino: «Saranno possibili soppressioni di bus e treni dalle 9 alle 13», avverte Cotral a causa dello sciopero che coinvolgerà anche i mezzi dell’Atac. Sciopero generale ridotto a 4 ore, però sostenuto da un doppio corteo. Una manifestazione, dalle 9 alle 13, partirà da piazza dell’Esquilino e giungerà a via dei Fori Imperiali dopo aver percorso via Cavour e largo Corrado Ricci. L’Atac avverte: «Possibili deviazioni». L’altro corteo, dalle ore 10 alle 14, partirà da piazza Indipendenza e giungerà a piazza Barberini percorrendo le vie Goito, Cernaia, Pastrengo, Parigi, Romita, e Vittorio E. Orlando. Anche qui «possibili deviazioni e limitazioni bus. Il servizio sarà garantito fino alle 8.59 e dalle 13, mentre non lo sarà dalle 9 alle 13».

E anche nelle stazioni della rete metro-ferroviaria che resteranno eventualmente aperte, «non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale». Oltre che sulla rete urbana Atac ed extraurbana Cotral (compresa la metromare che collega Roma a Ostia) gli effetti degli scioperi si faranno sentire anche sugli autobus periferici gestiti dagli operatori privati Autoservizi Troiani-Sap e Autoservizi Tuscia-Bis. Mentre la protesta non interesserà i treni di Ferrovie dello Stato. «La situazione nella nostra regione è drammatica – denunciano Cgil e Uil – con il 65% dei lavoratori che percepisce meno di 25mila euro annui, pari a poco più di 1.400 euro netti al mese. Il Lazio rischia di diventare un territorio impoverito». Al verde, insomma, come la domenica ecologica indetta dal Campidoglio. Che ha previsto lo «stop al traffico privato, nella Fascia Verde, dalle 7,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 20,30» con deroghe per i veicoli ibridi o elettrici, per quelli alimentati a Gpl o metano di categoria da Euro 3 in poi, per le auto benzina Euro 6. Via libera anche ai ciclomotori a 2 ruote con motore 4 tempi da Euro 2 in poi, ai motoveicoli a 4 tempi Euro 3 e successivi, ai mezzi sharing, a quelli al servizio delle persone con disabilità.

Ieri sera, intanto, alcuni lavoratori appartenenti alle sigle sindacali Uil e Cgil insieme a un gruppo di precari hanno occupato la sede del Cnr a piazzale Aldo Moro, per chiedere la stabilizzazione di precari da anni impiegati nell’istituto. La decisione è stata presa dopo un’assemblea e «il fallimento» di un breve confronto con la direttrice dell’istituto.

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