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Giubileo e cantieri, il dossier di Forza Italia: "Ecco il flop di Gualtieri"

Martina Zanchi
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A meno di un mese dall’inizio dell’Anno Santo l’opposizione- che finora era rimasta piuttosto silente- sui cantieri giubilari fa partire il contraddittorio al sindaco Roberto Gualtieri. Per prima si è mossa Forza Italia, con una conferenza stampa negli uffici di via della Greca. Tra qualche giorno, ad Atreju, sarà invece Fratelli d’Italia a illustrare il proprio dossier su Giubileo e mobilità e c’è da attendersi che, come per FI, l’esito sarà molto diverso rispetto a quello illustrato dal sindaco il 14 novembre, all’Auditorium, nel resoconto del terzo anno di mandato. A elencare le «promesse non mantenute» del Campidoglio ieri è stato il consigliere azzurro Francesco Carpano: «Il parcheggio di lungotevere Castello non verrà realizzato e neanche quello di piazza Risorgimento, a causa anche di ben 25 revisioni progettuali da parte di Roma Capitale. Eppure 31 eventi su 41 si svolgeranno a San Pietro. Ci saremmo aspettati massima attenzione a questa zona - anche perché, aggiunge il consigliere - Studi scientifici dicono che a Prati mancano 3.500 parcheggi, mille proprio in zona piazza Risorgimento».

 

 

 

E ancora, alla vigilia del 2025 «non c’è traccia delle quattro nuove tranvie - dice Carpano non sono arrivati i nuovi treni della metro C e le fermate Porta Metronia e Colosseo apriranno solo a fine 2025; non c’è neanche l’app unica per la mobilità. Così il rischio è che l’afflusso di 30 milioni di pellegrini possa paralizzare la città. È il momento che il sindaco dica la verità e ammetta ritardi, inefficienze e mancanze». Un quadro in cui, oltretutto, secondo Forza Italia è mancato il controllo puntuale da parte delle commissioni. La consigliera Rachele Mussolini punta il dito contro il collega Dario Nanni, presidente della commissione speciale Giubileo 2025: «Ha avuto la presidenza in quanto esponente dell’opposizione - ha detto Mussolini - Tuttavia, passato da marzo al misto, ha una sensibilità molto vicina a quella della maggioranza». Situazione che, secondo la consigliera, avrebbe compromesso la funzione della commissione e marginalizzato la minoranza. Ricostruzione, questa, respinta al mittente dal diretto interessato, che ricorda le «quasi cento sedute» svolte e sottolinea «l’interesse superiore di Roma e anche del Paese» alla buona riuscita dell’evento.

 

 

 

Tornando ai dati, però, Forza Italia ha ricordato l’esiguo numero di opere concluse (solo quattro, secondo l’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio Ance Acer) a fronte delle 204 «essenziali e indifferibili». Questo, affermano da FI, nonostante il sindaco abbia goduto della collaborazione di Regione Lazio e governo nazionale. «Speculare sarebbe facile - ha detto il capogruppo di FI alla Pisana, Giorgio Simeoni - ma posso dire che non ne stanno quasi azzeccando una». Nel frattempo, mentre la procura indaga su un presunto giro di corruzione relativo agli appalti, ieri il sindaco ha istituito una commissione che dovrà «verificare con urgenza la corretta esecuzione dei lavori di realizzazione e manutenzione delle pavimentazioni stradali e dei marciapiedi, già ultimati o ancora in corso di esecuzione, eseguiti nell’ambito degli appalti affidati a partire dal 2021 alle società del Gruppo Pellegrini», quello nella lente della magistratura. Ne fanno parte Antonio D’Andrea, professore ordinario del dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale all’università La Sapienza; l’ingegner Andrea Capuani, direttore generale al ministero delle Infrastrutture, e l’ingegner Stefano Bella, del dipartimento capitolino Lavori Pubblici. Entro 60 giorni il sindaco attende una relazione dettagliata.

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