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Roma, Pnrr & Giubileo flop: tanti soldi in cassa pochi cantieri in strada

Damiana Verucci
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I lavori per il Giubileo di Roma procedono a ritmo di una lumaca e non va meglio per i cantieri messi in modo grazie ai fondi del famoso Pnrr. Anche se, bisogna dirlo, rispetto a quanto registrato a dicembre 2023, qualche miglioramento sul fronte procedure di gara e realizzazione dei lavori, c’è stato. Ma è ancora poco rispetto a quello che si doveva fare. I dati dell’Osservatorio Ance/Acer, aggiornati ad aprile, parlano chiaro e preoccupano. Ad iniziare dal Giubileo. Su 547 progetti complessivi risultano avviate secondo l’ultimo aggiornamento di pochi giorni fa, 515 procedure di gara, il 47% in più rispetto a quelle registrate a fine dicembre. Complessivamente, però, le gare in corso, tenendo presente che in molti casi una pluralità di progetti è stata accorpata in un’unica gara, sono il 9,9% del totale. Quello che poi non lascia affatto tranquilli è la percentuale dei lavori che è ancora in fase di progettazione, ovvero ben il 76,6%. Per non parlare dei cantieri realmente aperti: sono il 13,5% del totale, nonostante probabilmente la percezione dei romani sia tutt’altro, visti i disagi che sono costretti ad affrontare ormai ogni giorno e mancano 232 giorni all’apertura della Porta Santa prevista per il 24 dicembre del 2024. C’è da scommettere che da qui a quella data si sarà recuperato solo parte del ritardo e che quindi non poche opere termineranno dopo il Giubileo e del resto di questo non ha fatto mistero la giunta capitolina lo scorso febbraio, quando furono presentati i primi numeri dell’Osservatorio.

 

 

Capitolo Pnrr, le notizie non sono lo stesso confortanti. I progetti di opere e lavori che dovranno essere realizzate grazie ai fondi europei sono 1.894. Considerando che per l’attuazione di un progetto possono essere necessarie più gare, l’Osservatorio rileva, a fine aprile, 5.201 procedure di gara avviate, il 18% in più rispetto a dicembre 2023. Più nel dettaglio, le gare in corso ammontano al 55,1%, i lavori in fase di progettazione all’11,5%, i cantieri aperti al 22,3% e i lavori conclusi, e questo è il dato forse più interessante, all’11,1%. Va decisamente meglio se si guarda ai soldi investiti. Sono infatti 2,37 miliardi di euro, ovvero il 75% delle risorse assegnate a Roma e al territorio della Città Metropolitana per l’attuazione del Piano. Il tempo stringe, tuttavia, per quanto riguarda la conclusione delle opere: restano all’incirca 969 giorni, alla chiusura della rendicontazione degli interventi, che avverrà a dicembre 2026.

 

 

Sul punto dei ritardi riguardo al Giubileo l’assessore ai lavori pubblici, Ornella Segnalini, era intervenuta e aveva chiarito assicurando che il 90% delle opere si chiuderà entro l’8 dicembre del 2024. Per l’altro 10% si trattava di interventi successivi che possono essere spostati con una certa flessibilità. Tutte le gare, tuttavia, sono state avviate, ha ricordato l’assessore e dunque c’è da essere ottimisti. Peccato che così non la pensano proprio i costruttori romani.

 

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