Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Bonus matrimonio, la carica dei furbetti: anche la coppia sposata da 35 anni

Esplora:

Antonio Sbraga
  • a
  • a
  • a

Nel Lazio è già attivo il bonus-matrimoni. Ma non solo per chi si sposa nelle chiese: per tutti i tipi di nozze, purché celebrate entro i confini regionali («al fine di fronteggiare la crisi economica derivante dall'emergenza pandemica, anche nel settore dei matrimoni»). Però una domanda su tre relativa al bonus è finora andata decisamente «malus»: 681 richieste, infatti, sono state respinte. In toto (491) o parzialmente (190) dalla Regione per «mancanza di ricevuta di pagamento o della documentazione fiscale», richiesta per attestare le spese sostenute per la cerimonia. Tra questi casi almeno 18 riportano una motivazione da «furbetti dei banchetti». Come il caso della «poliandra», già convolata a nozze da ben 35 anni: «La richiedente risulta sposata con una persona diversa da quella indicata in domanda, con matrimonio avvenuto il 05/09/1987».

La Regione si è ritrovata a bocciare anche la pratica inviata da un «richiedente celibe: matrimonio non ancora celebrato alla data di presentazione della domanda». Ma è stata respinta anche la domanda di chi già passa al secondo anniversario di nozze: «Richiedenti già sposati alla data della domanda (09/10/2020)». Niente bonus anche a chi si è sposato, però all'insaputa del proprio municipio: «Matrimonio non registrato nell'anagrafe comunale». Poi altre richieste ritenute «inammissibili perché effettuate fuori dal Lazio». Come nei casi del «Matrimonio civile celebrato a Sesto al Reghena (PN) il 21/05/2016, quindi luogo e data non ammessi». E l'altro «Matrimonio celebrato fuori dalla Regione Lazio (Sessa Aurunca) il 22 giugno e posteriormente alla data di presentazione della domanda».

Respinte oltre frontiera anche le richieste di altre coppie che hanno pronunciato il fatidico sì oltre i confini nazionali: «Hanno contratto matrimonio all'estero (Urecheni - Romania) in data 25-08-2011». E anche in casi più recenti: «Matrimonio civile celebrato il 19/08/2022 in Romania». Ci sono poi quelli che hanno tentato di far rientrare nel bonus persino lo scontrino di una «tuta salopette: spese non compatibili con il matrimonio». O costi in ogni caso relativi a «spese non compatibili con le finalità dell'avviso (alloggio ospiti)».

Fino ai verdoniani Jessica & Ivano de noantri, quelli che «lo famo strano», con tanto di «Violazione del tetto massimo per il viaggio di nozze», ha ammonito la Regione. Insospettita, poi, da un'altra strana richiesta di rimborso post-viaggio di nozze: «Nella crociera risultano i bambini. Chiedere lo stato di famiglia», ha concluso la Regione. Che continuerà a concedere «un bonus di 2.000 euro alle coppie che contraggono matrimonio o unione civile nel Lazio, per effettuare spese presso imprese laziali della filiera del wedding» sino al prossimo 31 gennaio «o fino ad esaurimento risorse». Che ammontano «a 10 milioni di euro».

Dai blog