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Ama, nuovi “premi” per pulire Roma dai rifiuti. Via lo straordinario, arriva la produttività

Susanna Novelli

Small, medium 1, medium 2 e large. Sono queste le opzioni da scegliere. Non si tratta di un piano telefonico o della scelta di un pacchetto servizi in una spa, ma delle opzioni messe nero su bianco da Ama e sindacati per incentivare il lavoro domenicale. Anzi, del fine settimana. E già perché il «premio di risultato» che sostituisce, in modo più elegante lo «straordinario», si estende al sabato e al lunedì, ovvero sull'intero weekend. L'accordo - l'ennesimo - è stato siglato ieri pomeriggio, entrerà in vigore il primo agosto e sarà valido fino al 30 giugno 2023. Nelle 14 pagine dell'intesa viene di fatto introdotto un nuovo modello organizzativo che non si basa più sullo «straordinario semplice», cioè sull'extra in busta paga del festivo lavorato ma sul raggiungimento degli obiettivi fissati, tra i quali il numero di ore effettivamente lavorate e il risultato ottenuto. Nel dettaglio. La partecipazione al piano incentivante «small» prevede la turnazione solo domenicale e vale 108 euro; con il «medium 1» invece 143 euro (108 + 35) se si decide di lavorare sabato e domenica; il «medium 2» ammonta a 163 euro (108 + 55) e implica il lavoro di domenica e lunedì. Se poi si sceglie il «premio large» si fa pilotto con 198 euro (108 + 35 + 55) se si decide di prendere ramazza in mano sabato, domenica e lunedì.

 

  

 

Una linea insomma che segue quella già messa in atto a Natale sul «bonus» dei 200 euro ma che si presenta più articolata, prevedendo report trimestrali e «comitati di sorveglianza» composti da rappresentanti sindacali e aziendali. Al di là del legittimo dubbio sul perché il sabato e il lunedì (e soprattutto quest'ultimo che viene pagato addirittura di più: 55 euro rispetto ai 35 del sabato) dovrebbero essere giorni «straordinari», il nuovo modello organizzativo rappresenta davvero l'ultima spiaggia di un'emergenza che ormai nessuno comprende più e che il sindaco Gualtieri, lunedì scorso, ha promesso di mettervi fine «entro una settimana».

 

 

Oltre all'imbarazzo di una città ridotta a una gigantesca latrina a cielo aperto, le temperature da record di questi giorni fanno salire l'allarme sanitario che buon senso vorrebbe ridurlo con spazzamento e pulizia delle strade invase da rifiuti ed escrementi, anche in pieno centro. Tutto questo a pochi giorni, il 29 luglio, della scadenza dei termini del pagamento della Tari. Per questo l'accordo siglato ieri sul «premio» di rendimento che di fatto «accorcia» il lavoro ordinario in Ama a quattro giorni settimanali sa tanto di escamotage per arginare il fenomeno dei «furbetti» del fine settimana e dei finti malati, condito dall'infornata di promozioni degli ultimi anni. Che poi serva davvero ad avere una città pulita lo scopriremo nei prossimi giorni.