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Ballottaggi, nel Lazio esame di maturità per Zingaretti e Pd: le sfide per decidere i sindaci

Daniele Di Mario
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Ballottaggi anche nel Lazio, dove le elezioni amministrative rappresentano un test importante per partiti e coalizioni in vista delle elezioni regionali del prossimo anno. In particolare per la maggioranza regionale di Nicola Zingaretti, formata da Pd, Azione, Iv, sinistra civica e, da un anno e mezzo, anche dal M5S. Sette i Comuni al voto: due capoluoghi di provincia (Frosinone e Viterbo), quattro importanti città della provincia di Roma (Guidonia Montecelio, Ciampino, Ardea e Cerveteri) e Sabaudia sul litorale pontino.Nessun apparentamento ufficiale a Viterbo e nemmeno a Frosinone. Ma chi è restato fuori, nel capoluogo della Tuscia così come in quello ciociaro, farà la differenza. Se il centrodestra vincerà a Frosinone (dopo aver trionfato al primo turno a Rieti) e l'assessore regionale Troncarelli dovesse perdere a Viterbo contro la civica Frontini, peril Pd suonerà un forte campanello d'allarme in vista delle elezioni regionali.

 

 

FROSINONE - La partita importante e aperta si gioca a Frosinone. Riccardo Mastrangeli, candidato del centrodestra, è a un passo dalla vittoria dopo aver ottenuto al primo turno il 49,26%. Su di lui potrebbero convergere i voti degli elettori di Azione, che al primo turno ha ottenuto il 4,56%. Mauro Vicano, il candidato sindaco del partito di Calenda, ha annunciato il suo appoggio, tra le sorprese dei vertici nazionali del partito e dello stesso ex ministro dello Sviluppo economico, proprio a Mastrangeli. Per il candidato del centrosinistra, Domenico Marzi, la partita è in salita. Al primo turno ha ottenuto il 39,13%, dieci punti in meno ed è chiamato a una rimonta che sarebbe clamorosa.

VITERBO - A Viterbo lo scenario è completamente diverso. In testa, dopo il primo turno, c'è Chiara Frontini che ha ottenuto 10.454 voti e il 32,82%. Frontini guida una coalizione civica, con la sola eccezione di Rinascimento di Vittorio Sgarbi. Frontini proviene però dal centrodestra: seppur per pochi mesi, Frontini è stata assessore al Lavoro nella giunta di centrodestra quando era sindaco Giulio Marini. Resta da capire come orienteranno i loro voti i due candidati ufficiali del centrodestra, che nel capoluogo della Tuscia si sono spaccati nettamente col risultato che nessuno è arrivato al ballottaggio: da un lato Laura Allegrini (FdI, 16,62%), dall'altro Claudio Umbertini (Lega e Forza Italia, 8,32%). La sfidante di Frontini è l'assessora della Regione Lazio, Alessandra Troncarelli. Per lei al primo turno 9.013 voti, equivalenti al 28,30%. Anche in questo caso peril centrosinistra sarà una partita in salita con flebili speranze di rimonta.

GUIDONIA - In provincia di Roma, il Comune più grande al voto è Guidonia. Mauro Lombardo, sostenuto da una coalizione civica ma con un passato di centrodestra, è in testa con il 35,28%. In seconda posizione Alfonso Masini con il 27,88%, appoggiato dal centrodestra compatto. Fuori al primo turno il candidato del centrosinistra ed espressione del campo largo Pd-M5S Alberto Cuccuru (27,26%). Bocciatura senza appello, quindi, per l'amministrazione uscente pentastellata guidata dal sindaco Michel Barbet (che non si è ricandidato) e sostenuta nell'ultimo anno dal Pd dopo l'ingresso del M5S nella maggioranza di centrosinistra che in Regione Lazio sostiene il governatore Nicola Zingaretti. Anche a Guidonia nessun apparentamento ufficiale, ma gli esclusi al ballottaggio si sono schierati apertamente. Da un lato il Pd, attraverso il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Marco Vincenzi, che ha chiaramente affermato che «Lombardo va sostenuto nella sfida che mette al centro il futuro, la crescita, lo sviluppo di Guidonia Montecelio e il benessere dei suoi cittadini». Dall'altro l'altro civico Claudio Zarro, con il 9,58%, ha annunciato l'appoggio a Masini.

 

 

CIAMPINO - Ai Castelli Romani va al ballottaggio Ciampino, dove al primo turno ha prevalso, per un pugno di voti (169), la candidata del centrodestra unito, Daniela Ballico, che si è ricandidata dopo essere stata sfiduciata e ha ottenuto il 38,68% dei voti. Dietro di lei Emanuela Colella, sostenuta da Pd e M5S, con il 37,66%. La differenza potrebbero farla di elettori del candidato civico arrivato terzo, Alessandro Porchetta, che ha ottenuto il 18,86%. La sua militanza politica più orientata a sinistra fa pensare che molti suoi elettori potrebbero appoggiare Colella.

ARDEA - Ballottaggio classico ad Ardea, Comune del litorale sud con un'amministrazione uscente M5S sostenuta nell'ultimo anno dal Pd in seguito all'ingresso dei pentastellati nella giunta Zingaretti con due assessori e in maggioranza alla Pisana. Stesso schema di Guidonia, insomma. A sfidarsi saranno il candidato del centrodestra unito Maurizio Cremonini (che la primo turno ha preso 6.303 voti, pari al 41,73%) e il candidato del campo largo di centrosinistra Pd-M5S Lucio Zito (che ha ottenuto 5.982 preferenze, il 39,61%). Partita apertissima sulla quale peseranno l'affluenza e l'orientamento degli elettori di Luca Vita giunto terzo al primo turno con il 13,77% (2.080 voti).

CERVETERI - Partita aperta anche a Cerveteri, città del litorale nord della provincia di Roma. La candidata sindaco del Partito democratico Maria Elena Gubetti parte in netto vantaggio: al primo turno ha ottenuto il 40,35% (6.185 voti). Il candidato del centrodestra Gianni Moscherini è chiamato a recuperare nove punti, avendo ottenuto il 12 giugno 4.841 voti, pari al 31,58%. Ma a far concorrenza a Moscherini c'era Anna Luisa Belardinelli, candidata civica di area centrodestra, che nelle proprie liste ha candidato diversi big dei partiti della coalizione che ha sostenuto l'ex sindaco di Civitavecchia. Sei giorni fa Belardinelli ha ufficializzato il proprio sostegno a Moscherini, con tanto di apparentamento formale e chiusura unitaria della campagna elettorale venerdì sera. L'apparentamento non solo ha rimesso in pista Moscherini, ma ha reso la sfida apertissima. Anche in questo caso la differenza la faranno l'affluenza (un'incognita in tutti i Comuni, anche in considerazione del fatto che si vota solo oggi e delle condizioni atmosferiche: sole e caldo) e l'effettiva capacità della Belardinelli e dei suoi candidati di trasferire i propri voti a Moscherini.

 

 

SABAUDIA - Il Comune sul litorale pontino torna al voto dopo scandali e arresti che hanno provocato la caduta dell'amministrazione. Al ballottaggio a Sabaudia si presentano Alberto Mosca (FI, Udc più liste civiche) che al primo turno ha ottenuto il 30,58% (2.683 voti) e il civico Maurizio Lucci (2.133 preferenze, 24,31%). Decisivi saranno i voti del candidato sindaco di FdI e Lega, Enzo Di Capua (giunto terzo il 12 giugno con il 16,05%, 1.408 voti), del civico Paolo Mellano (1.357 preferenze, 15,47%) e del candidato del Pd Giancarlo Massimi (ultimo con il 13,59%, 1.192 voti).

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