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Commercio e crisi, stangata sulla colazione al bar: il caffè costa 10 centesimi in più

Damiana Verucci
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Tra obbligo del green pass e aumento dei prezzi la colazione dei romani al bar si è fatta decisamente più amara. Un po' a causa della crisi e un po' per l'effettivo caro bollette che ha investito anche gli esercenti, il prezzo del caffè e del cappuccino lievita. I rincari sono al momento e in media pari a 10 centesimi e vengono "giustificati" dai titolari degli esercizi di somministrazione con una frase su tutte: «Aumenta a noi all'ingrosso, non possiamo fare altrimenti». Come la prendono i clienti? Rassegnati a mostrare il green pass quando arrivano alla cassa e scoprono che dovranno pagare di più la loro pausa al bar in molti dicono che se la aspettavano e se la prendono con il Governo «incapace di tenere a bada i prezzi».

«Come al solito ricade tutto sul consumatore finale - scuote la testa Giovanni, che ha appena pagato un caffè 1,10 euro al bar di piazza Irnerio e dove fino a pochi giorni fa lo pagava 1 euro - vorrà dire che invece dei miei soliti quattro caffè al giorno passerò ad uno o due». Già il green pass, fa sapere Claudio Pica Presidente Fiepet Confesercenti, «ha fatto calare la clientela di almeno il 20%. I rincari ci sono, è vero, del resto il listino prezzi è libero ma le nostre aziende dovranno valutare bene i propri costi tra energia e aumento delle materie prime e analizzare il prezzo da applicare che possa permettere il pagamenti degli stipendi, quello degli affitti, i finanziamenti che sono stati fatti per far fronte alla pandemia».

Insomma, la colazione rincara non appena in bolletta sono arrivati gli aumenti con i rincari record di luce e gas e il forte rialzo delle materie prime. «Se il mio fornitore mi scrive che le quotazioni del caffè sono cresciute dell'81% nel 2021 e che quindi è costretto ad aumentare a me il costo del caffè - spiega Mario che ha un bar in zona Balduina - io cosa dovrei fare? Accollarmi tutta la spesa o aumentare inevitabilmente il prezzo del caffè al bancone per i miei clienti? Mi dispiace, ma se non lo faccio a fine mese non ci arrivo, la gente si andasse a lamentare con il Governo che pensa che la pandemia sia finita e non dà aiuti, è ora invece che dovrebbe darne ancora di più».

Il caffè ad un euro si trova, in realtà, ancora in molti bar della Capitale e c'è da dire che si tratta di un prezzo tra i più contenuti in Italia, ma durerà ancora per poco, a sentire le associazioni di categoria. «Il problema delle bollette investe non solo le famiglie ma anche chi fa impresa - continua Pica - bisogna intervenire con un abbassamento dei costi per gli imprenditori che devono fare i conti anche con gli affitti alle stelle e lo stipendio del personale. Invece gli aiuti sono al palo e le tasse tutte di nuovo da pagare».

In qualche esercizio il cappuccino è arrivato a 1,20 euro. «Il costo del latte è aumentato all'ingrosso - racconta Davide, seconda generazione di un bar in via Boccea - e poi ci sono le bollette triplicate, l'affitto del bar, il personale. Mi dispiace, qui abbiamo clienti da anni che ci chiedono il motivo di questi aumenti, ma come facciamo a non farlo? Mi scuso ogni volta che batto uno scontrino, ma se non voglio chiudere devo ritoccare il listino al rialzo». «Oggi ho pagato la colazione, 6,20 euro - fa sapere un cliente - fino a prima delle feste quello che prendo sempre lo pagavo 5,10 euro. Faccia un po' lei il conto a fine mese».

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