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Lo Spallanzani cerca pazienti per i monoclonali. Appello ai medici di famiglia: inviate subito gli idonei

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Covid curato con i farmaci monoclonali: appello dell'Istituto per le malattie infettive Spallanzani di Roma ai medici di famiglia e di pronto soccorso, per inviare pazienti idonei alla terapia con gli anticorpi monoclonali. Che si sono dimostrati, sottolinea il direttore sanitario Francesco Vaia, "un prezioso ed efficace strumento per combattere la malattia da Covid nelle fasi precoci. Si invitano pertanto i medici di famiglia e di pronto soccorso a inviare pazienti a rischio di peggioramento clinico e con pochi sintomi entro la prima settimana di malattia al nostro ambulatorio appositamente dedicato. È attivo dal lunedì al sabato - conclude Vaia - si può raggiungere attraverso il numero 0655170345 o alla mail monoclonali inmi.it". 

"I medici di famiglia lo stanno già facendo e lo Spallanzani funziona benissimo ma non in tutti i centri dove si somministrano i monoclonali c'è la stessa rapida tempistica - dice PIerluigi Bartoletti, segretario provinciale Fimmg, la Federazione dei medici di famiglia, di cui è anche vice nazionale - . Spesso si perde tempo prezioso per la presa in carico del paziente Covid dall'esito de tampone all'accettazione: bastano due giorni in più e il paziente che era idoneo per la terapia non lo è più".

"La procedura è questa - continua Bartoletti - dopo il tampone il medico manda a casa il paziente e invia una mail, senza dare alcuna terapia al paziente, perché si reputa che sia in attesa del monoclonal . E' accaduto che pazienti segnalati il venerdì siano stati contattati il sabato e visti solo dal lunedì. Il secondo problema è come arrivare in ospedale, essendo il paziente positivo. O c'è la caccia a un altro positivo che lo accompagna-  ironizza il segretario Fimmg - o deve pagare a caro prezzo una ambulanza privata. Speriamo che la fase sperimentale si concluda presto e che i monoclonali siano disponibili anche fuori dagli ospedali".

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