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L'Ara Pacis splende di nuova luce grazie a Bulgari

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"Una nuova illuminazione per l’ Ara Pacis, un ulteriore regalo che insieme a Bvlgari vogliamo fare alla città". Lo ha detto la Sindaca di Roma Virginia Raggi presentando stasera la nuova illuminazione del Museo dell’ Ara Pacis, alla presenza dell’ad di Bvlgari Jean-Christophe Babin, della sovrintendente capitolina Maria Vittoria Marini Clarelli e dell’assessora alla Cultura Lorenza Fruci.

"Siamo in questo luogo prestigioso e simbolico che aveva bisogno di un restyling luminoso. Da una nuova collaborazione con la maison Bulgari è nata l’idea e la volontà di rinnovare le luci dell’ Ara pacis. Non si tratta solo di una innovazione dei corpi illuminanti ma anche di una sostituzione della tecnologia per esaltare la bellezza del luogo. In questi anni abbiamo illuminato molte parti di Roma, abbiamo capito quanto la luce possa migliorare la percezione del luoghi, restituendo anche in orari notturni la sensazione di struggimento che proviamo durante il giorno. Mi riferisco alla chiesa di Santa Maria in Trastevere, al Pantheon, al Campidoglio, tanti luoghi in cui la luce ci ha aiutato a ridisegnare lo spazio e a restituire delle emozioni. In questo solco Bulgari, ormai un carissimo amico di Roma, che più volte con la sua attività di mecenatismo ci ha aiutato a rendere più bella la città, ha deciso di partecipare a questo progetto. Siamo in un’area prestigiosa anche perché stanno avanzando i lavori del Mausoleo di Augusto che il 1 marzo aprirà finalmente al pubblico, fino al 21 aprile i biglietti saranno gratis per tutti e fino a tutto il 2021 l’ingresso sarà gratuito per tutti i cittadini romani". L’operazione ha comportato la sostituzione in tutti gli spazi museali dei corpi illuminanti alogeni con lampade LED di nuova generazione. Contemporaneamente è stato potenziato il sistema di illuminazione dello spazio mostre con la posa in opera di nuovi binari e l’aumento dei punti luce e delle lampade, anche in questo caso con tecnologia LED.

L’intervento è stato finanziato con un atto di mecenatismo della Maison Bvlgari di 120 mila euro e Roma Capitale ha completato il relamping intervenendo con fondi propri sullo spazio espositivo sottostante per un importo di oltre 86,3 mila euro. Obiettivo primario della Sovrintendenza Capitolina è stato quello di migliorare la qualità visiva del monumento e la percezione degli spazi architettonici, agendo in continuità con la direzione artistica dell’architetto Richard Meier, ideatore e progettista del complesso museale, che ha voluto seguire, vagliare e confermare l’attuale intervento sull’illuminazione.

"Siamo felici di partecipare a questo progetto - ha detto l’ad di Bvlgari - Non solo perché questo è l’altare della pace, l’altare di Augusto, nostro primo imperatore che si trova in una piazza che tra un anno mezzo accoglierà anche il primo albergo Bulgari a Roma. Le luci per noi sono sempre state importanti, il diamante esalta la luce. È un progetto da gioiellieri perché l’arte come un gioiello è ancora più bella con la luce giusta. Una luce che è anche sostenibile. In questo progetto abbiamo cercato sistemi di tecnologia che abbassino il consumo energetico. Entro un anno questa piazza diventerà una piazza totalmente nuova che darà ulteriore prestigio alla nostra città. Crediamo fortemente nel sodalizio tra pubblico e privato e siamo più che mai pronti a collaborare con le Istituzioni per portare avanti insieme nuovi progetti che rappresentino un tributo alla grandezza di Roma e alla sua cultura millenaria". Per l’assessora Fruci "è importante essere qui per riaccendere le luci, non solo in senso metaforico, sui luoghi della cultura. Penso che piazza Augusto Imperatore possa diventare il nuovo cuore di Roma considerando tutte le operazioni di restauro e valorizzazione che abbiamo in cantiere. Spero che possiamo vivere questa nuova illuminazione come nuova speranza per il futuro".

 Il relamping dell’ Ara Pacis rappresenta anche un grande passo avanti nel segno della sostenibilità: le nuove lampade consentono di ridurre a un settimo il precedente consumo di energia elettrica e di conseguenza i costi di gestione. La potenza nominale dell’impianto di illuminazione passa infatti dai 57 kW delle lampade alogene agli 8,4 kW dei LED, riducendo il carico elettrico dell’85%. Ridotti al minimo anche i costi di manutenzione: i nuovi corpi illuminanti presentano specifiche tecniche molto elevate sia in termini di mantenimento del flusso luminoso nel tempo (su 50.000 ore di funzionamento è garantito il 90% del flusso luminoso iniziale) che in termini di integrità del sistema (è previsto che 1 solo LED ogni 1000 installati possa guastarsi in 50.000 ore di funzionamento). Ciò significa che il nuovo impianto riduce al minimo le sue esigenze manutentive per tutta la sua vita utile, mantenendo sostanzialmente inalterato il livello prestazionale iniziale nel tempo. Notevoli anche le possibilità tecniche implementate con l’intervento: è ora possibile agire sulla gradualità dell’illuminazione, programmando diversi »scenari« (notte/giorno; estate/inverno; sottolineature luminose) che giovano alla fruibilità del complesso e alla visibilità dell’altare che, racchiuso da una teca di vetro e acciaio, è sensibile alla variazione oraria, stagionale e meteorologica dell’esterno. L’intervento è stato eseguito con corpi illuminanti ERCO, azienda nota a livello internazionale per l’esperienza nel campo dell’illuminazione architetturale e artistica.

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